Quando arriva e come si conserva il vaccino Pfizer in Italia?
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Quando arriva e come si conserva il vaccino Pfizer in Italia?

Il siero anti-coronavirus 'targato' Pfizer-BionTech in realtà ha tre possibilità di conservazione

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16 Dicembre 2020 - 13.01


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Ormai ci siamo! Sarà il primo vaccino ani covid ad essere autorizzato in Europa, e dunque anche in Italia, ed è ormai famoso come il vaccino ‘che venne dal gelo’, dal momento che deve essere conservato a -70 gradi. Ma il siero anti-coronavirus ‘targato’ Pfizer-BionTech in realtà ha tre possibilità di conservazione, come spiegano dall’azienda all’Adnkronos Salute. Una volta che i punti di utilizzo ricevono un “contenitore da viaggio termico con il nostro vaccino, hanno tre opzioni per la conservazione”, e fra queste c’è anche la possibilità di tenerlo in frigo per 5 giorni.
Fra le 3 possibilità ci sono infatti super-congelatori “a bassissima temperatura, ora disponibili in commercio e che possono prolungare la durata di conservazione fino a 6 mesi. Ma il vaccino può essere conservato anche per 5 giorni in condizioni refrigerate a 2-8°C (le unità di refrigerazione sono molto spesso disponibili negli ospedali)”. Infine si possono usare direttamente gli ‘shipper’, ovvero i contenitori termici Pfizer (in cui arriveranno le dosi), “che possono essere utilizzati come unità di stoccaggio temporaneo riempiendoli con ghiaccio secco ogni 5 giorni per un massimo di 30 giorni”.

Non solo, bisogna anche tener conto del fatto che questi speciali contenitori possono “mantenere la temperatura per 10 giorni senza essere aperti”, il che consente il trasporto in tutto il mondo per garantire l’accesso al vaccino a tutti i pazienti. Una volta aperti, e se utilizzati come deposito temporaneo da un centro di vaccinazione, possono essere usati appunto per 30 giorni (con aggiunta di ghiaccio secco ogni 5 giorni), ribadiscono dall’azienda.

Pfizer rivendica una vasta esperienza e competenza nella spedizione con il rispetto della catena del freddo e dispone di “un’infrastruttura consolidata per fornire il vaccino in tutto il mondo, inclusi centri di distribuzione che possono conservare le dosi di vaccino per un massimo di sei mesi”. E se ieri l’azienda ha fatto sapere che si sta valutando l’ampliamento dei siti produttivi per fronteggiare un impegno che nel 2021 arriverà a 1,3 mld di dosi, la distribuzione del vaccino “si basa su un sistema flessibile just-in-time, in grado di spedire rapidamente le fiale congelate ai punti di vaccinazione designati al momento del bisogno, riducendo al minimo la necessità di conservazione a lungo termine”.

La vaccinazione in una situazione di pandemia “dovrebbe essere rapida – aggiungono da Pfizer – e non ci aspettiamo che il prodotto debba essere conservato per più di 30 giorni”. Per garantire la qualità del prodotto, le due aziende sviluppatrici hanno messo a punto ‘caricatori’ appositamente progettati a temperatura controllata per il vaccino, che possono mantenere le condizioni di conservazione raccomandate (-70°C ± 1°C) per lunghi periodi di tempo con ghiaccio secco. Il contenitore da viaggio con circa 5mila dosi può mantenere la temperatura per 10 giorni senza essere aperto, consentendo così il trasporto verso i mercati di tutto il mondo. Una volta aperti, il centro di vaccinazione può utilizzare i contenitori appositamente progettati come soluzione di stoccaggio temporaneo per un massimo di 30 giorni, secondo le istruzioni fornite dai produttori.

Ogni contenitore è dotato di un sensore termico con Gps per monitorare la posizione e la temperatura di ciascuna spedizione di vaccini 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana. Il programma di immunizzazione prevede la somministrazione di due dosi di vaccino a 21 giorni di distanza, e un report della Food and Drug Administration ha sottolineato nei giorni scorsi una forte risposta immunitaria già nei primi giorni 10 giorni dalla somministrazione della prima dose.

Una volta che il vaccino anti-Covid Pfizer-BionTech sarà approvato dall’autorità regolatoria europea Ema, Pfizer fa sapere che “utilizzerà mezzi di trasporto via terra e via aerea per consegnare” le fiale “direttamente ai punti di utilizzo entro 3 giorni dalla partenza della spedizione dagli stabilimenti”. Dunque l’arrivo dei contenitori termici con 5mila fiale di vaccino ciascuno dovrebbe essere piuttosto rapido.

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