Volano gli stracci tra il teorico del virus clinicamente inesistente e chi veniva bollato come terrorista perché avvertiva che il virus non era stato sconfitto.
“Il professor Galli mi accusa velatamente e nemmeno troppo velatamente. Mi denunci”. Alberto Zangrillo, primario di anestesia e rianimazione dell’ospedale San Raffaele di Milano e prorettore dell’università Vita-Salute, a ‘L’aria che tira’ su La7 si esprime così, sollecitato sulla presunta contrapposizione tra il fronte ‘ottimista’ e quello ‘pessimista’ nell’analisi dell’emergenza coronavirus, e sulle parole in particolare dell’infettivologo Massimo Galli.
“Ho sempre cercato di non creare i due partiti. Se proprio vogliamo banalizzare, mi viene da fare un’osservazione. Quelli che sono più ottimisti e che hanno dimostrato meno enfatizzazione catastrofista hanno un contatto più diretto con la realtà clinica. Stiamo vivendo e narrando qualcosa che appartiene all’Europa e al mondo, non solo all’Italia. Bisogna affrontare tutto questo in modo tranquillo, organizzato e responsabile”, dice Zangrillo.
“Tutti noi stiamo facendo del nostro meglio, cooperando con le regioni di riferimento, per mantenere la situazione sotto controllo. Voglio fugare ogni dubbio: il professor Galli trova sempre il tempo di accusarmi velatamente e nemmeno troppo velatamente. Io questo tempo non lo trovo, ho sempre cercato di essere rispettoso. Però gli do un consiglio: questo accusare senza fare mai apertamente il nome forse è figlio della sua antica militanza sessantottina, di cui si fa vanto. Il nemico veniva additato senza nominarlo. Lui ha un modo semplice per risolvere il suo problema: faccia una denuncia alla procura della Repubblica contro il professor Alberto Zangrillo”, aggiunge.
La replica
“Su questa cosa non ho assolutamente tempo da perdere e mi mordo la lingua per non fare ulteriori commenti che servirebbero ad alimentare ulteriormente il tentativo da parte di qualcuno di cercare di far dimenticare le cose che ha detto”. lCosì a replica Massimo Galli, direttore Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, ospite di ‘Fuori dal coro’ su Rete4, dopo le affermazioni di Alberto Zangrillo, primario del San Raffaele di Milano.
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