“Che ci sia stata un’accelerazione negli ultimi dieci-quindici giorni è indubitabile. Ma prima di parlare di crescita esponenziale ci andrei cauto, non siamo in questa situazione. E’ giusto guardare ai numeri con attenzione massima ma non siamo in una situazione né di panico né di allarme. Solo un terzo del numero di ieri di positivi è in soggetti sintomatici, a febbraio e marzo erano tutti sintomatici”.
Lo dice Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) e componente del Comitato tecnico-scientifico (Cts) intervendo a ‘Mezz’ora in più su Raitre.
“Voglio sperare, come ha detto il presidente Conte, che non arriveremo a un lockdown su scala nazionale. Ci possono essere su scala locale ma quello su cui si sta lavorando è esattamente evitare un nuovo lockdown”.
La scuola deve rimanere aperta
Ha poi aggiunto Locatelli:”La scuola deve rimanere aperta. La scuola è la priorità di questo Paese, insieme al lavoro e alle attività produttive. Lo sforzo fatto dai ministri Azzolina e Speranza è stato straordinario e va tenuta aperta”.
“Il contributo della scuola allo sviluppo dell’economia è assolutamente limitato”, ha aggiunto.
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