Crisanti: "Mascherine vanno portate anche al banco" (ma non ce ne sono abbastanza)

Secondo il virologo, "probabilmente non è stata ancora raggiunta la capacità di fornire 11 milioni di mascherine" al mondo della scuola.

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3 Settembre 2020 - 07.48


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A scuola le mascherine andrebbero portate dai ragazzi anche quando sono seduti al banco. Ne è convinto il virologo Andrea Crisanti, direttore di Microbiologia all’università di Padova, tra i padri del modello veneto sulla gestione dei tamponi per Covid-19 nella prima fase dell’emergenza coronavirus.

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“Le mascherine servono e funzionano”, ha spiegato oggi l’esperto a ‘SkyTg24’. Se gli studenti “li teniamo tutti zitti per ore va pure bene permettere che se le tolgano da seduti – osserva – però io non ce la vedo una classe che sta in silenzio per ore e ore. E se uno deve parlare per dire ‘prestami la penna’, ‘passami questo’? Aboliamo l’interazione sociale in una classe? Perché nel momento in cui parlo – avverte Crisanti – di fatto emetto droplet, quindi se non altro bisognerebbe che i ragazzi abbiano a disposizione la mascherina e, se parlano, se la mettano”.

Secondo il virologo, “probabilmente non è stata ancora raggiunta la capacità di fornire 11 milioni di mascherine” al mondo della scuola, come annunciato invece dal Governo. “Bisognerà vedere se effettivamente queste mascherine si materializzano ogni giorno”, dice. E comunque “le mascherine andrebbero portate anche seduti ai banchi – ribadisce l’esperto – specialmente se un ragazzo inizia una conversazione con un’altra persona. A scuola si parla. La scuola non solo serve per imparare, ma è anche una palestra sociale per interagire con gli altri”.

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