Il virologo Silvestri: "Il virus è in ritirata dall'Italia. Sono ottimista e vi spiego perché"
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Il virologo Silvestri: "Il virus è in ritirata dall'Italia. Sono ottimista e vi spiego perché"

"Si sarebbe già dovuto osservare un certo cambiamento della curva. Comunque vedremo nei prossimi giorni, sperando che si discuta di dati e non di fantasie".

Guido Silvestri
Guido Silvestri
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17 Maggio 2020 - 14.27


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La ritirata di Covid-19 dall’Italia “continua imperterrita. Siamo al trentaquattresimo giorno consecutivo in cui cala il numero totale dei ricoveri in terapia intensiva per CoviD-19 in Italia: da 808 a 775, quindi di 33 unità, e siamo ormai al 19% del valore di picco. E continua a scendere anche il numero dei ricoveri ospedalieri totali (ieri da 10.792 a 10.400, quindi di altre 392 unità). Infine ieri il numero dei morti (153) è stato il più basso da oltre due mesi, ed anche questa è una bella notizia. Quindi per ora nessun segno del temuto aumento dei malati che sarebbe seguito alla riapertura del 4 maggio”.
A sottolinearlo è il virologo Guido Silvestri, docente alla Emory University di Atlanta, nella sua rubrica su Facebook ‘Pillole di ottimismo’, ovvero ‘L’ottimismo che viene dalla scienza’.

“Naturalmente – continua Silvestri – qualcuno dirà che 13 giorni sono pochi, che bisogna aspettare un’altra settimana, o un mese, o tre mesi, e poi tranquilli che arriverà la catastrofe. Io dico solo, basandomi sui dati, che se il 97.5% dei casi di Covid-19 sviluppa la malattia entro 11.5 giorni dal contagio”, come è emerso da uno studio sugli ‘Annals of Internal Medicine’, “si sarebbe già dovuto osservare un certo cambiamento della curva. Comunque vedremo nei prossimi giorni, sperando che si discuta di dati e non di fantasie”.

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