Rezza (Iss) sui Navigli: "Comportamenti irresponsabili e preoccupanti"
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Rezza (Iss) sui Navigli: "Comportamenti irresponsabili e preoccupanti"

Il direttore Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità: "Drammatico vedere persone che sono senza lavoro e altre che non tengono comportamenti adeguati a favorire la riapertura".

I navigli a Milano affollati
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8 Maggio 2020 - 12.30


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Tutti si sono arrabbiati. A cominciare dal sindaco Sala. E adesso anche il mondo della scienza si unisce alle critiche.
“Sono immagini che fanno preoccupare”. Giovanni Rezza, direttore Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità (Iss), commenta così durante la conferenza stampa all’Iss sulla crisi Covid-19 le immagini diffuse dai media, che fanno temere una ripresa della ‘movida’ sui Navigli di Milano.
“Per favorire le riaperture è importante aumentare i controlli di sanità pubblica”, ha spiegato rispondendo a una domanda sul tema. “Colpisce – ha aggiunto – che comportamenti irresponsabili possano avere conseguenze deleterie per le dinamiche epidemiche e per gli eventuali provvedimenti” che potrebbero conseguire a un possibile consistente aumento dei casi. “Bisogna rispettare assolutamente le norme di distanziamento sociale”, ha avvertito Rezza: “No alle aggregazioni, sì al lavaggio accurato e frequente delle mani, uso di mascherine nei luoghi pubblici o all’aperto se si parla con qualcuno da vicino”. Appare “drammatico – incalza l’infettivologo – vedere persone che si sono ritrovate senza lavoro e altre che non tengono comportamenti adeguati a favorire la riapertura”.
Concorda Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss, ribadendo che la fase 2 non è quella del ‘liberi tutti’, bensì è “molto delicata. E’ importante che il Paese riparta, ma non è che con la fase 2 il virus ha cambiato identità o caratteristiche. Quindi – ha ammonito – se creiamo aggregazioni o violiamo quelle regole grazie alle quali ora possiamo guardare con un po’ di serenità” al futuro o perlomeno “alla situazione degli ospedali, se facciamo operazioni di rilassamento dei comportamenti individuali, faciliteremo o potremmo facilitare una nuova circolazione del virus”. Un punto sul quale “la conferenza stampa della settimana prossima potrà darci qualche dato in più”.
In conclusione, “l’appello che rivolgo a me stesso prima di tutto – ha precisato Brusaferro – è sì poter uscire, camminare, fare attività fisica, godere di queste belle giornate. Ma se non indossiamo la mascherina, se ci aggreghiamo e prendiamo aperitivi insieme”, ci ritroveremo nelle stesse “modalità che hanno caratterizzato l’inizio della fase 1. Dobbiamo imparare a convivere con il virus e a contenerlo”.

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