Il premio è per la scoperta del modo in cui le cellule utilizzano l’ossigeno. Questo meccanismo ha un’importanza cruciale per mantenere le cellule in buona salute e averlo scoperto ha aperto la strada alla comprensione di molte malattie, prime fra anemia e tumori.
A vincerlo sono due americani e un inglese. Il più anziano, Sir Peter J. Ratcliffe, ha 65 anni, nato in Gran Bretagna, a Lancashire nel 1954, ha studiato a Cambridge e poi si è specializzato in nefrologia a Oxford. In questa università ha dato vita a un gruppo di ricerca ed ha avuto una cattedra nel 1996. Attualmente dirige il Centro per la ricerca clinica dell’Istituto Francis Crick di Londra ed è membro dell’Istituto Ludwig per la ricerca sul cancro. L’americano Gregg L. Semenza, 63 anni, è nato a New York nel 1956 e ha studiato biologia ad Harvard e poi nell’Università della Pennsylvania. Si è specializzato in pediatria nella Duke University e dal 1999 insegna nella Johns Hopkins University, dove dal 2003 dirige il programma sulla ricerca vascolare. William G. Kaelin, 62 anni, è nato a New York nel 1957 e, dopo gli studi nelle Duke University, si è specializzato in Medicina interna e oncologia nella Johns Hopkins University. Dal 2002 insegna a Harvard.
Con l’annuncio dei vincitori del Nobel per la Medicina 2019 si apre la serie di conferenze organizzate dalla Fondazione Nobel per assegnare i più ambiti e celebri fra i riconoscimenti scientifici. La diretta streaming su ANSA Scienza.
Martedì 8 ottobre alle 11,30 è previsto l’annuncio dei vincitori del Nobel per la Fisica e mercoledì 9 ottobre alla stessa ora sarà la volta dei Nobel per la Chimica