Come funziona la memoria?
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Come funziona la memoria?

Uno studio dell'Università di Birmingham ha scoperto il lato oscuro della memoria: per ogni ricordo recuperato se ne perde un altro

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24 Aprile 2015 - 22.10


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Capita spesso cercare in ogni modo di ricordare un dettaglio che abbiamo impresso nella mente, ma recuperare quel dettaglio potrebbe voler dire perderne un altro. E’ il gioco di equilibrio che avviene nella nostra mente, fotografato da uno studio dell’Università di Birmingham e del Mrc Cognition and Brain Sciences Unit di Cambridge: richiamare intenzionalmente un ricordo ci porta a cancellarne un altro ‘concorrente’, che potrebbe interferire con il corretto funzionamento della nostra memoria. In parole povere e un po’ paradossali, l’atto di ricordare potrebbe essere una delle principali cause per cui si dimentica qualcos’altro. La ricerca, pubblicata sulla rivista ‘Nature Neuroscience’, rappresenta il primo tentativo di identificare il meccanismo di ‘dimenticanza adattiva’ nel cervello umano. La scoperta è stata realizzata utilizzando tecniche di imaging (risonanza magnetica funzionale) che hanno mostrato come lo stesso processo viene implementato dalla soppressione di meccanismi corticali che sottostanno ai ricordi ‘concorrenti’.

Alcuni volontari sono stati monitorati mentre veniva chiesto loro di ricordare alcune immagini viste poco prima. Il team ha tracciato l’attività cerebrale indotta dai singoli ricordi e mostrato come questa sopprime altri ricordi: i pensieri ‘in concorrenza’ venivano riattivati sempre meno, man mano che si andava avanti con l’esperimento, a supporto dell’idea che stesse avvenendo una soppressione attiva della memoria. “In ambiente scientifico era noto che potesse esistere questo fenomeno – commenta Maria Wimber della Birmingham University – ma credo che la gente si stupirà nell’apprendere di questo ‘lato oscuro’ della nostra memoria”.

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