Schlein contro Meloni: "Trump dice che chi lo chiama per i dazi gli bacia il c... e la premier china la testa"

Trump irride i Paesi impegnati in difficili trattative sui dazi e il governo Meloni finisce inevitabilmente nel mirino per la sua condiscendenza verso l’amministrazione statunitense e l’approccio attendista mantenuto finora sulla questione

Schlein contro Meloni: "Trump dice che chi lo chiama per i dazi gli bacia il c... e la premier china la testa"
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9 Aprile 2025 - 15.27


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Trump irride i Paesi impegnati in difficili trattative sui dazi e il governo Meloni finisce inevitabilmente nel mirino per la sua condiscendenza verso l’amministrazione statunitense e l’approccio attendista mantenuto finora sulla questione.

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Procediamo con ordine. Durante il gala del comitato elettorale repubblicano, Donald Trump ha ribadito la sua linea dura sulle tariffe. “So dannatamente bene quello che sto facendo”, ha dichiarato l’ex presidente. “I produttori di microchip stanno arrivando tutti stanno arrivando, non abbiamo mai visto niente di simile. Questi Paesi ci stanno chiamando. Mi stanno baciando il cu**. Muoiono dalla voglia di raggiungere un accordo”.

Parole che hanno inevitabilmente scatenato polemiche, provocando imbarazzo anche a Palazzo Chigi. Proprio la sera precedente, Giorgia Meloni aveva confermato il suo viaggio a Washington previsto per il 17 aprile, per affrontare con Trump il dossier sulle nuove tariffe doganali. La presidente del Consiglio ha definito quella dell’ex presidente Usa una “decisione assolutamente sbagliata”, ribadendo però la sua preferenza per il dialogo rispetto al muro contro muro.

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Non la pensa allo stesso modo la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, che attacca duramente la premier. “Prima Trump definisce parassiti noi italiani ed europei, e il governo Meloni fa orecchie da mercante abbassando la testa. Poi, lo stesso giorno in cui Giorgia Meloni annuncia trionfante che sarà ricevuta alla corte di Trump il 17 aprile, il presidente americano insulta con parole irripetibili chi propone un incontro per disinnescare una crisi finanziaria ed economica globale, generata dalla sua politica sui dazi. I sedicenti patrioti – dice Schlein – abbassano la testa ancora una volta ed espongono imprese e lavoratori a rischi enormi e a un crollo della nostra credibilità internazionale: l’Italia non può fare questa figura”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva scrive su X: “Trump dice che alcuni leader degli altri Paesi si mettono in fila per andare da lui a baciargli una parte del corpo. Questa è la fine che fanno i sovranisti nostrani: promettono di pensare all’Italia e finiscono nell’elenco dei.. baciatori. Prima o poi la verità verrà a galla e si capirà che Meloni e Salvini non sono patrioti ma sudditi del sovranista americano”.

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