Vogliamo sapere dal governo Meloni se intende condannare fermamente quello che molti, tra cui noi, considerano un genocidio della popolazione palestinese, le politiche espansionistiche di Israele.
E vogliamo anche sapere se il governo intende porre in essere le conseguenti iniziative politico-diplomatiche anche in sede europea a partire dalla richiesta di sospensione dell’accordo di associazione UE con Israele.
Sono le domande che Avs, primo firmatario Nicola Fratoianni, porrà domani pomeriggio mercoledi 2 aprile alle ore 15 al ministro degli esteri durante il question time di Montecitorio.
Finora il governo italiano – conclude Fratoianni – a fronte di tutto quello che sta accadendo a Gaza, in Cisgiordania e in Libano si è limitato unicamente ad invocare moderazione e generiche soluzioni diplomatiche.
Nell’interrogazione si ricorda anche che già il 18 marzo il governo israeliano ha infranto la tregua a Gaza con bombardamenti senza sosta su
campi profughi, scuole e ospedali, e anche in questi giorni di Eid al Fitr, una festa che conclude il mese del Ramadam, i bombardamenti delle forze armate israeliane sono stati incessanti.
Il 30 marzo poi l’esercito israeliano ha annunciato un’escalation della sua offensiva di terra a Rafah, emettendo un ordine di evacuazione che riguarda la maggior parte della città; lo stesso giorno il governo israeliano ha approvato un progetto per la costruzione di due nuove strade nella Cisgiordania occupata, che rafforzeranno l’attività di insediamento nell’area di Maale Adumim. Questo progetto taglierebbe in due la Cisgiordania e impedirebbe la creazione di un possibile Stato palestinese con continuità territoriale.
Da circa due mesi il campo profughi di Tulkarem, in Cisgiordania, è nel mirino dell’esercito israeliano che espelle i palestinesi, radendo al suolo le loro case e arrestando gli abitanti. La municipalità di Jenin ha fatto sapere che al 68esimo giorno dall’inizio dell’operazione militare denominata «Muro di ferro», sono stati uccisi 99 palestinesi e 600 case sono state distrutte. Il premio oscar Hamdan Ballal, uno dei registi di No Other Land, il 24 marzo è stato aggredito da un gruppo di coloni armati nella sua casa a sud di Hebron, e poi arrestato dalle Forze di Difesa Israeliane.
La Knesset ha approvato una legge che modifica la composizione del Comitato per le nomine giudiziarie, sottoponendo i giudici al controllo politico del governo. Dopo il licenziamento di Ronen Bar direttore dello Shin bet, il governo israeliano ha approvato una mozione di sfiducia nei confronti
della procuratrice dello stato Gali Baharav-Miara, avviando un’inedita procedura di destituzione; e da settimane decine di migliaia di israeliani stanno manifestando in tutto il Paese per la cessazione del conflitto e la liberazione degli ostaggi, accusando il governo Netanyahu di una deriva autoritaria.
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