Giorgia Meloni si schiera con Vance che odia l’Europa e tifa per i post-nazisti di AfD
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Giorgia Meloni si schiera con Vance che odia l’Europa e tifa per i post-nazisti di AfD

L'Europa si è un po' persa". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in una lunga intervista al Financial Times.

Giorgia Meloni si schiera con Vance che odia l’Europa e tifa per i post-nazisti di AfD
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28 Marzo 2025 - 11.46


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Una vassalla che si sta sdraiando a tappetino con l’odiatore dell’Europa e della democrazia che si chiama Donald Trump.

“Devo dire che sono d’accordo” con le posizioni espresse dal vicepresidente statunitense JD Vance sull’Europa alla Conferenza di Monaco, “lo dico da anni…

L’Europa si è un po’ persa”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in una lunga intervista al Financial Times.

La critica di Trump all’Europa non era rivolta al suo popolo ma, sostiene Meloni, alla sua “classe dirigente… e all’idea che invece di leggere la realtà e trovare modi per dare risposte alle persone, si possa imporre la propria ideologia alle persone”. 

Meloni ha poi liquidato l’idea che l’Italia dovrà scegliere tra Usa ed Europa come “infantile” e “superficiale”, insistendo sul fatto che difenderà gli interessi dell’Italia. “L’Italia può avere buoni rapporti con gli Usa e se c’è qualcosa che l’Italia può fare per evitare uno scontro con l’Europa e costruire ponti, lo farò – ed è nell’interesse degli europei”. E definisce gli Usa il “primo alleato”:

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“Sono conservatrice. Trump è un leader repubblicano. Di sicuro sono più vicina a lui che a molti altri, ma capisco un leader che difende i suoi interessi nazionali. Io difendo i miei”. 

“Credo che potrebbe esserlo, penso che potrebbe esserlo. Ma in ogni caso, credo che dobbiamo trovare un modo per essere pronti a difenderci da ogni tipo di minaccia che possiamo avere”. ha continuato Meloni rispondendo alla domanda se consideri o meno la Russia una minaccia a lungo termine.

Meloni resta scettica sulla proposta francese e britannica di una “forza di rassicurazione” europea per l’Ucraina, ovvero i peacekeeper da inviare dopo la fine della guerra: “Dobbiamo stare attenti qui. Può essere vista più come una minaccia”, ha detto. Invece, sostiene l’estensione della clausola di difesa reciproca dell’articolo 5 della Nato all’Ucraina, senza di fatto ammettere Kiev nell’alleanza, il che, a suo dire, sarebbe “più semplice ed efficace” rispetto ad altre proposte.

Quanto al ruolo primario giocato in questo momento in Ue dal presidente francese e dal premier britannico Starmer, la premier italiana afferma: “Non mi interessa dire ‘Sono io quella in mezzo, sono una protagonista’ – ha detto – Non ora. La posta in gioco è troppo alta”. 

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Mentre la Commissione ha promesso di reagire contro i dazi di Trump, Meloni vuole che l’Ue mantenga la calma. “A volte ho l’impressione che rispondiamo semplicemente d’istinto”, ha affermato. “In questi argomenti bisogna dire, ‘Mantenete la calma, ragazzi. Pensiamoci'”.

“Ci sono grandi differenze sui singoli beni – ha affermato – È su questo che dobbiamo lavorare per trovare una buona soluzione comune”. Ma ha detto che l’Ue è frenata dalla lentezza del suo processo decisionale. “Non è facile competere con qualcuno che in un giorno può firmare 100 ordini esecutivi”, ha detto. 

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