Prodi ammette l'errore per i capelli tirati alla giornalista: ma respinge le strumentalizzazioni
Top

Prodi ammette l'errore per i capelli tirati alla giornalista: ma respinge le strumentalizzazioni

L'ex premier Romano Prodi ha deciso di intervenire per chiarire quanto accaduto sabato 22 marzo, in occasione della presentazione del suo ultimo libro.

Prodi ammette l'errore per i capelli tirati alla giornalista: ma respinge le strumentalizzazioni
Romano Prodi
Preroll

globalist Modifica articolo

26 Marzo 2025 - 19.07


ATF

L’ex premier Romano Prodi ha deciso di intervenire per chiarire quanto accaduto sabato 22 marzo, in occasione della presentazione del suo ultimo libro. In una nota, l’ex presidente del Consiglio ha voluto spiegare la sua reazione durante un’intervista in cui una giornalista gli ha chiesto un parere su una frase del Manifesto di Ventotene.

“Il gesto che ho compiuto – dice Prodi – appartiene a una mia gestualità familiare. Mi sono reso conto, vedendo le riprese, di aver trasportato quasi meccanicamente quel gesto in un ambito diverso. Ho commesso un errore e di questo mi dispiaccio. Ma è evidente dalle immagini e dall’audio che non ho mai inteso aggredire, né tanto meno intimidire la giornalista.”

L’ex premier ha poi colto l’occasione per una riflessione più ampia: “Questa vicenda mi offre l’occasione per una riflessione che forse è utile. Penso sia un diritto di ciascuno, non importa affatto quale ruolo abbia ricoperto nella vita, rivendicare la propria storia e la propria onorabilità e non accettare, come un destino inevitabile, la strumentalizzazione e persino la derisione dilaganti, anche grazie alla potenza della Rete. Come se un’intera vita non contasse, come se il futuro non esistesse.”

Leggi anche:  Ventotene, Prodi irritato per le citazioni fuori contesto: "Un modo volgare di fare politica"

L’episodio in questione è nato da una domanda della giornalista su una frase del Manifesto di Ventotene, citata alla Camera dalla premier Giorgia Meloni: “la proprietà privata deve essere abolita, limitata, corretta, estesa caso per caso, non dogmaticamente in linea di principio.”

Alla richiesta di un commento, Prodi ha reagito con fastidio: “Ma che cavolo mi chiede? Io mai detto una roba del genere in vita mia.”

Quando la giornalista ha precisato che si trattava di un passaggio del Manifesto di Ventotene, Prodi ha ribattuto con tono sarcastico: “Lo so benissimo signora, credo non sono neanche un bambino. Ma era nel 1941, gente messa in prigione dai fascisti… Cosa pensavano secondo lei, al trattato o all’articolo secondo della Costituzione? Ma il senso della storia ce l’ha lei o no?”

Alla spiegazione della giornalista, che voleva solo conoscere il suo pensiero sulla citazione, Prodi ha risposto in modo ancora più polemico: “Allora le cito un verso di Maometto e lei mi dice cosa lei pensa di Maometto? Questo è far politica in modo volgare, scusi.”

Native

Articoli correlati