Meloni getta la maschera, insulta il 'manifesto di Ventotene' e immagina un'Europa reazionaria alla Orban
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Meloni getta la maschera, insulta il 'manifesto di Ventotene' e immagina un'Europa reazionaria alla Orban

Meloni non ha esitato a citare il Manifesto di Ventotene, simbolo della speranza di un'Europa unita e democratica, stravolgendone i concetti e rendendo evidente il suo disprezzo per l'idea di un'Europa veramente inclusiva

Meloni getta la maschera, insulta il 'manifesto di Ventotene' e immagina un'Europa reazionaria alla Orban
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19 Marzo 2025 - 14.37


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Giorgia Meloni ha tracciato chiaramente la sua visione dell’Europa, rivelando un progetto che si allontana nettamente dai principi di un’Unione europea democratica e federale. La sua retorica non solo difende un’Europa di segno reazionario, ma attacca anche chi ha immaginato un futuro di unità basato sul rispetto dei diritti e della democrazia. Meloni non ha esitato a citare il Manifesto di Ventotene, simbolo della speranza di un’Europa unita e democratica, stravolgendone i concetti e rendendo evidente il suo disprezzo per l’idea di un’Europa veramente inclusiva e rispettosa delle libertà fondamentali.


“Per chi ci guarda da casa e per chi non avesse mai avuto occasione di leggerlo, sono felice di citare alcuni passaggi salienti del Manifesto di Ventotene. Primo: ‘la rivoluzione europea per rispondere alle nostre esigenze dovrà essere socialista’. E fin qui, va bene.

‘La proprietà privata deve essere abolita, limitata, corretta, estesa non dogmaticamente, caso per caso’.

‘Nelle epoche rivoluzionarie in cui le istituzioni non debbono già essere amministrate ma create, la prassi democratica fallisce clamorosamente’.

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‘Nel momento in cui occorre la massima decisione e audacia i democratici si sentono smarriti, non avendo dietro uno spontaneo consenso popolare, ma solo un torbido tumultare di passioni’. ‘La metodologia politica democratica sarà un peso morto nella crisi rivoluzionaria’.

E il Manifesto conclude che esso, il partito rivoluzionario, ‘attinge la visione e la sicurezza di quel che va fatto non da una preventiva consacrazione da parte della ancora inesistente volontà popolare, ma nella sua coscienza di rappresentare le esigenze profonde della società moderna. Dà in tal modo le prime direttive del nuovo ordine, la prima disciplina sociale alle nuove masse, attraverso questa dittatura del partito rivoluzionario si forma il nuovo Stato e attorno a esso la nuova democrazia’.

Questo è ciò che il Manifesto di Ventotene enuncia”, ha detto Meloni, concludendo: “Non so se questa è la vostra Europa, ma certamente non è la mia”.

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