Crosetto smonta il riarmo Ue, la maggioranza si spacca e la sinistra si riscopre bellicista: chi l’avrebbe detto?
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Crosetto smonta il riarmo Ue, la maggioranza si spacca e la sinistra si riscopre bellicista: chi l’avrebbe detto?

Stanno passando in secondo piano sui media le dichiarazioni del ministro della Difesa, Guido Crosetto, pronunciate a margine di un convegno. A me invece sembrano piuttosto clamorose.

Crosetto smonta il riarmo Ue, la maggioranza si spacca e la sinistra si riscopre bellicista: chi l’avrebbe detto?
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Claudio Visani Modifica articolo

17 Marzo 2025 - 22.48


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“Il riarmo europeo? Von der Leyen ha sbagliato. Noi parliamo di difesa, non parliamo di riarmo”. Truppe europee di peacekeeping in Ucraina come chiedono Starmer e Macron? “Se ci fosse una tregua e fossero accettate truppe Onu, sarebbe sicuramente una notizia positiva. Ma non siamo noi a disegnare il progetto. Oggi è nelle mani di Trump, Zelensky e Putin, che dovranno fissare le condizioni della tregua e della pace”.


Stanno passando in secondo piano sui media le dichiarazioni del ministro della Difesa, Guido Crosetto, pronunciate a margine di un convegno. A me invece sembrano piuttosto clamorose. E che confermino, indirettamente, il tentativo in corso della premier Meloni e del governo italiano di sganciarsi dalla cordata bellicista europea che vuole riarmarsi e continuare a sostenere Zelensky “senza se e senza ma”, a prescindere da quel che sta accadendo tra Usa e Russia.


Cordata bellicista che, paradossalmente, vede schierate in prima fila le forze della (ex) sinistra e centriste europee. Con il presidente del Consiglio europeo, l’ex premier socialista portoghese Costa, che oggi rilancia il piano da 800 miliardi l’anno e arriva a dire: “Il riarmo europeo creerà lavoro e innovazione nei Paesi”. Un inno all’economia di guerra. Per fortuna che in Italia c’è stato lo strappo della segretaria Pd Elly Schlein, contraria al piano di riarmo della Von der Leyen, che poi non si sa se e fino a quando potrà reggere la pressione del Deep State e se riuscirà a tenere la barra dritta nel suo partito.


Crosetto ha poi aggiunto: “L’Europa non può avere un suo esercito, i trattati europei lo escludono. Le forze armate europee sono come quelle della Nato: la Nato non ha un suo esercito ma la somma delle forze armate dei paesi che la compongono e che riescono a interoperare, con un centro unico di comando e controllo”. Una posizione netta, in aperto contrasto con quella di Forza Italia che parla apertamente di un grande esercito unico europeo. Se si considera poi la posizione della Lega, apertamente contraria sia al ReArmm Europe sia a mandare altre armi a Zelensky, la confusione nella maggioranza è totale.


Dice ancora Crosetto: “A Bruxelles si è parlato di riarmo e di industria di difesa. Noi invece parliamo di costruzione della difesa, che vuol dire un piano strategico nazionale di difesa sia militare che civile per prepararsi a qualunque evenienza e dissuadere attori ostili. E’ uno dei cardini di tutte le democrazie del mondo. Parlare di riarmo e non di difesa è invece un modo per cercare di trasformare il concetto in qualcosa di profondamente diverso. L’ho detto agli altri ministri della Difesa: Von der Leyen ha sbagliato”. Ma pensa te se devo essere d’accordo con lui.

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