Almasri: il governo chiede una proroga alla Corte Penale Internazionale per fornire le informazioni richieste
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Almasri: il governo chiede una proroga alla Corte Penale Internazionale per fornire le informazioni richieste

Il governo italiano ha richiesto una proroga alla Corte Penale Internazionale (CPI) per fornire le informazioni richieste sul caso del generale libico Njeem Osama Almasri Habish

Almasri: il governo chiede una proroga alla Corte Penale Internazionale per fornire le informazioni richieste
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17 Marzo 2025 - 15.58


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Il governo italiano ha richiesto una proroga alla Corte Penale Internazionale (CPI) per fornire le informazioni richieste sul caso del generale libico Njeem Osama Almasri Habish. La CPI aveva fissato per oggi il termine entro il quale l’Italia avrebbe dovuto spiegare la mancata consegna di Almasri, accusato di crimini di guerra e contro l’umanità.

La richiesta di proroga è legata all’attesa degli esiti dell’indagine avviata dal Tribunale dei ministri di Roma, che ha aperto un fascicolo nei confronti della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del Ministro della Giustizia Carlo Nordio, del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. L’indagine è scaturita da un esposto presentato dall’avvocato Luigi Li Gotti, che ha sollevato ipotesi di favoreggiamento personale e peculato in relazione alla scarcerazione e al successivo rimpatrio di Almasri.

Il Tribunale dei ministri ha esteso le sue indagini richiedendo documentazione anche ai servizi segreti italiani, oltre che al Ministero della Giustizia e alla Direzione Centrale Immigrazione del Viminale, per chiarire le circostanze che hanno portato alla liberazione e al rimpatrio di Almasri.

Secondo documenti riservati delle missioni dell’Unione Europea, Almasri, capo della polizia giudiziaria libica, avrebbe legami con milizie armate coinvolte in attività illecite, tra cui agguati e sparatorie, anche durante la visita della premier Meloni in Libia.

La vicenda ha suscitato preoccupazioni a livello internazionale. Il quotidiano britannico “The Times” ha riportato che la premier Meloni era finita sotto inchiesta per aver facilitato la liberazione di Almasri, accusato di crimini di guerra e tortura dalla CPI. Almasri sarebbe stato trasferito in Libia su un jet dei servizi segreti italiani, sollevando interrogativi sul possibile abuso di potere e sull’uso improprio di fondi pubblici.

La premier Meloni ha respinto le accuse, definendole politicamente motivate e volte a ostacolare le sue riforme giudiziarie. Ha ribadito la sua determinazione a proseguire nel suo operato senza lasciarsi intimidire.

La richiesta di proroga da parte del governo italiano mira a ottenere più tempo per raccogliere e fornire alla CPI tutte le informazioni necessarie, in attesa degli sviluppi delle indagini interne condotte dal Tribunale dei ministri.

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