Salvini freme per tornare tra le braccia di Putin e vuole 'normalizzare' al più presto i rapporti con la Russia

Salvini vuole riannodare i rapporti commerciali, culturali, economici ed energetici con la Russia sarà un interesse di tutta Europa

Salvini freme per tornare tra le braccia di Putin e vuole 'normalizzare' al più presto i rapporti con la Russia
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10 Marzo 2025 - 15.02


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Matteo Salvini, con le sue dichiarazioni, sembra voler dare un colpo di spugna sui crimini di guerra di Vladimir Putin e della Russia, auspicando un rapido ritorno a normali rapporti diplomatici ed economici come se nulla fosse accaduto. Tipo la strage di Bucha e quella di Irpin.

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Rispondendo a un cronista che gli chiedeva se avesse intenzione di contattare qualcuno vicino al presidente russo, Salvini ha ironizzato: «Io non ho il cellulare di Putin», per poi aggiungere: «Ma l’Italia avrà un ruolo importante, come ai tempi di Craxi e Berlusconi». Facendo riferimento a due ex presidenti del Consiglio che in passato hanno avuto rapporti stretti con Mosca, in particolare Berlusconi, noto amico personale di Putin, Salvini sembra auspicare una linea più morbida verso la Russia.

Il leader della Lega ha poi chiarito il suo pensiero: «Quando finirà il conflitto, riannodare i rapporti commerciali, culturali, economici ed energetici con la Russia sarà un interesse di tutta Europa». Con questa affermazione, Salvini ignora il mandato di cattura internazionale emesso dalla Corte Penale Internazionale contro Putin per crimini di guerra e sembra voler archiviare l’aggressione all’Ucraina senza conseguenze per Mosca.

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Le sue parole lasciano intendere la speranza di un ritorno ai tempi in cui si poteva essere apertamente filo-Putin senza imbarazzi, ignorando le responsabilità della Russia nel conflitto e puntando a una normalizzazione dei rapporti con il Cremlino senza condizioni.

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