Dopo aver fatto per anni il tappetino di Putin, adesso ‘capitan Nutella’ è dicentato lo scendiletto e vassallo politico di Trump e ovviamente di Musk, amante dei post-nazisti tedeschi come lui e pieno di soldi.
Così Salvini spinge sulla possibilità di un accordo tra il governo italiano e Starlink, il servizio satellitare di Elon Musk, per migliorare la sicurezza nazionale. In realtà per diventare schiavi e ricattabili del miliardario di estrema destra.
Salvini ha detto che la sua posizione non dipende da simpatie personali per Musk o Trump, ma è motivata da un interesse strategico per l’Italia. “Secondo me il governo italiano avrebbe l’interesse domani mattina a firmare un contratto con Starlink che ha 7.000 satelliti in orbita, ma non perché mi sta simpatico Musk o perché tifo per Trump, perché ne andrebbe del miglioramento della sicurezza nazionale italiana”, ha spiegato Salvini durante un incontro a Milano.
Il vicepremier ha inoltre aggiunto di non essere interessato a collaborare con la Francia su questo tema, dichiarando fermamente: “Sicuramente di mettermi in mano dei francesi non ho nessuna voglia e nessuna intenzione”.
Nonostante la proposta, Salvini ha anche commentato il recente dibattito su Starlink e la sua affermazione in contesti geopolitici delicati. Musk ha infatti suscitato polemiche per il suo coinvolgimento nelle operazioni militari in Ucraina, dove ha limitato l’accesso a Starlink in alcune zone, suscitando preoccupazioni sulla sua affidabilità come partner strategico.
Sul bando della Regione Lombardia per internet satellitare, in cui Starlink parteciperà, Salvini ha detto: “Non lo so. Se è così mi fa piacere perché è un’azienda che lavora. Oggi le telecomunicazioni in Ucraina sono garantite da loro, non dalla fata turchina”. Per Salvini, quindi, il supporto di Musk alla sicurezza delle telecomunicazioni in Ucraina è un punto a favore di Starlink, e se l’Italia potesse collaborare con l’azienda, sarebbe una cosa positiva: “Mi piacerebbe che anche il governo italiano andasse fino in fondo e collaborasse come fanno tanti altri paesi con Starlink. Ma a me non viene in tasca un euro, ne sono convinto”, ha concluso.
Nonostante l’apprezzamento per le tecnologie di Musk, Salvini ha comunque criticato l’idea di un’uscita degli Stati Uniti dalla NATO, dicendo che Musk “da questo punto di vista sbaglia”. Resta dunque una posizione più sfumata riguardo alle scelte geopolitiche dell’imprenditore, pur riconoscendo i vantaggi pratici che l’Italia potrebbe ottenere dal suo servizio satellitare.
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