Migranti: Meloni auspica che la Corte europea di giustizia aiuti la politica più che applicare la legge
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Migranti: Meloni auspica che la Corte europea di giustizia aiuti la politica più che applicare la legge

Con queste parole, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è rivolta ai partecipanti alla Conferenza dei prefetti e dei questori, sottolineando l’impegno dell’esecutivo su questi temi.

Migranti: Meloni auspica che la Corte europea di giustizia aiuti la politica più che applicare la legge
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17 Febbraio 2025 - 17.15


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“La legalità è una priorità assoluta di questo governo perché senza non si possono garantire i diritti più banali per i cittadini, lo è la lotta a ogni mafia, alla criminalità diffusa e il controllo dell’immigrazione irregolare di massa”.

Con queste parole, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è rivolta ai partecipanti alla Conferenza dei prefetti e dei questori, sottolineando l’impegno dell’esecutivo su questi temi.

“Il governo è determinato a portare avanti il protocollo Italia-Albania: siamo determinati a trovare una soluzione ad ogni ostacolo che appare”, ha affermato Meloni, ribadendo la volontà di proseguire con l’accordo bilaterale. Si andrà avanti “non solo perché crediamo nel protocollo ma anche perché rivendichiamo il diritto della politica di governare e il dovere della politica di assumersi le responsabilità” e “sui flussi migratori l’indicazione dalla maggioranza dei cittadini molto chiara: ci chiedono di fermare immigrazione illegale che produce insicurezza mancata integrazione e prima nemica immigrazione illegale”.

La presidente del Consiglio ha poi posto l’attenzione sulla necessità di chiarire il quadro normativo in materia di Paesi sicuri. “Sarà importante fare chiarezza” sulle norme sui Paesi sicuri “e che la Corte di giustizia europea scongiuri il rischio di compromettere le politiche di rimpatrio non solo dell’Italia ma di tutti gli stati membri dell’Unione europea”, ha dichiarato, aggiungendo che “appare fragile” l’argomentazione “della supremazia della normativa europea rispetto a quella italiana in base alla quale si disapplicherebbe la normativa italiana sui paesi sicuri”, soprattutto considerando che la Germania “rimpatria in Afghanistan senza che questo dai giudici tedeschi sia considerato in contrasto con la normativa europea”.

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Ma la Corte europea di Giustizia non deve favorire le aspettative politiche ma solo applicare le leggi europee. Leggi fatte dalla politica.

Sul tema delle espulsioni è intervenuto anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, evidenziando i dati relativi all’aumento dei rimpatri. “Per il terzo anno di fila si è registrato un incremento tra il 15 ed il 20% di espulsioni. Non sono ancora abbastanza, dovremmo fare di più, ma rispetto al 2022, l’anno scorso ci sono stati 1.300 espulsi in più, 1.300 potenziali fattori di insicurezza per i nostri cittadini. Dovremmo fare di più”. Il ministro ha parlato all’apertura della Conferenza dei prefetti e dei questori d’Italia, in corso alla Scuola superiore dell’amministrazione dell’Interno, dedicata alle politiche di contrasto all’immigrazione irregolare.

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