Questa mattina, il fondatore di Italia Viva e senatore Matteo Renzi ha mosso le prime critiche al ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. A causa del blocco della circolazione ferroviaria, Renzi è arrivato in ritardo a un evento per il suo cinquantesimo compleanno, organizzato a Firenze. “I treni da Milano sono bloccati per un guasto e hanno più di un’ora di ritardo. Si vede che Salvini è rientrato a tempo pieno al Ministero”, ha scritto su X, aggiungendo: “A chi darà la colpa stavolta?”.
Critiche sono arrivate anche dal Partito Democratico. La segretaria Elly Schlein ha attaccato Salvini in una nota: “L’unico spostamento che interessa al ministro Salvini è il suo, al Ministero degli Interni. Il peggior ministro dei trasporti della storia che si preoccupa solo di come passare da una poltrona all’altra mentre l’Italia non riesce a muoversi”. Anche Anna Ascani ha commentato duramente: “Salvini muto. Degli italiani, dei problemi reali, a questo governo non importa nulla”.
Dal Pd Milano metropolitana, il segretario Alessandro Capelli ha dichiarato: “I milanesi oggi guardano la stazione centrale e si chiedono ‘dove sta il ministro Salvini?’. Probabilmente – prosegue – sta pensando solo alla sua carriera e come tornare al Viminale”. Intanto, Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in Commissione Trasporti della Camera, ha annunciato un’interrogazione parlamentare sulla vicenda.
Dal fronte del Movimento 5 Stelle, il leader Giuseppe Conte ha ironizzato: “Il Ministro dei Trasporti forse si è perso con lo sguardo per aria, alla ricerca dei satelliti di Musk da sponsorizzare”, ha scritto sui social. I parlamentari M5S delle commissioni Trasporti di Senato e Camera, tra cui Gabriella Di Girolamo, Elena Sironi e Luigi Nave, hanno rincarato: “Il nostro paese non può affrontare il 2025 con un servizio ferroviario ridotto in queste condizioni: turisti e lavoratori non possono vivere questa lotteria quotidiana. Ormai tra treni, taxi, aerei e trasporto pubblico locale, i trasporti italiani sono ridotti ai minimi storici. Una presa d’atto che non abbiamo visto l’altro ieri da Giorgia Meloni, né tanto meno dal ‘responsabile’ per materia Salvini. Qui rischiamo di tornare a quando si girava con carrozze e cavalli, e nell’anno del Giubileo non è accettabile”.
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