Manovra, oggi riprende l'iter al Senato: opposizioni all'attacco
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Manovra, oggi riprende l'iter al Senato: opposizioni all'attacco

Dopo la pausa natalizia, riprende il percorso parlamentare della manovra finanziaria, con l'approvazione definitiva attesa al Senato il 28 dicembre, al termine di un rush finale di 48 ore.

Manovra, oggi riprende l'iter al Senato: opposizioni all'attacco
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27 Dicembre 2024 - 11.50


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Dopo la pausa natalizia, riprende il percorso parlamentare della manovra finanziaria, con l’approvazione definitiva attesa al Senato il 28 dicembre, al termine di un rush finale di 48 ore. I fondi per le modifiche restano limitati, mentre i saldi rimangono sostanzialmente invariati.

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha sottolineato che 30 miliardi di euro saranno destinati a redditi bassi e famiglie. Meloni ha inoltre convocato i ministri per un ultimo Consiglio dei Ministri prima della fine dell’anno, fissato proprio per il 28 dicembre.

La manovra, del valore complessivo di circa 30 miliardi di euro e terza del governo Meloni, sarà esaminata dalla Commissione Bilancio del Senato, che tornerà a riunirsi alle ore 11. L’approdo in Aula è previsto per le 14. Le proposte emendative delle forze di opposizione ammontano a circa 800, ma, dato il tempo limitato, è probabile che il testo venga approvato senza mandato al relatore e che il governo ricorra alla questione di fiducia. Il voto finale è previsto per domani alle 14.

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Le critiche delle opposizioni

Le opposizioni hanno duramente criticato l’iter blindato della legge di bilancio, definendolo una forma di “monocameralismo di fatto” che umilia il Parlamento e rappresenta, a loro avviso, una patologia delle istituzioni. La capogruppo del Partito Democratico alla Camera, Chiara Braga, ha dichiarato:
“Domani inizierà un inutile tour de force al Senato per approvare una legge di bilancio ingiusta, che non si potrà modificare in alcun punto. Questa legge scontenta tutti: chi vive in difficoltà e chi vuole fare impresa. Si sta umiliando il Parlamento, dato che solo una Camera ha potuto esaminare e intervenire su questa legge fondamentale. Il Natale è passato, ma la festa per un governo arrogante e indifferente ai problemi del Paese continua”.

Luigi Marattin, di Orizzonti Liberali, ha osservato:
“Nei giorni scorsi, grande attenzione mediatica è stata dedicata alle lamentele del Senato, impossibilitato a esaminare realmente la legge di bilancio. Tra due giorni, tutto sarà dimenticato”. Il deputato ha inoltre proposto una riforma costituzionale che abolisca le due Camere attuali (400 deputati e 200 senatori) e le sostituisca con un’unica Assemblea Nazionale composta da 600 membri.

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