Papa Francesco: "Il dono della pace arrivi alle popolazioni stremate da guerra, fame e oppressione"
Top

Papa Francesco: "Il dono della pace arrivi alle popolazioni stremate da guerra, fame e oppressione"

Papa Francesco: "Giunga il dono della pace del Signore risorto. E vorrei che questo dono della pace arrivasse là dove più ce n'è bisogno: alle popolazioni stremate dalla guerra, dalla fame, da ogni forma di oppressione".

Papa Francesco: "Il dono della pace arrivi alle popolazioni stremate da guerra, fame e oppressione"
Papa Francesco
Preroll

globalist Modifica articolo

1 Aprile 2024 - 12.24


ATF

Papa Francesco ha parlato durante il Regina Caeli del Lunedì dell’Angelo, rivolgendo l’ennesimo appello per la Pace nei vari teatri di guerra che sono esplosi in tutto il mondo.

«Rinnovo a tutti gli auguri pasquali e ringrazio di cuore coloro che in diversi modi mi hanno inviato messaggi di vicinanza e di preghiera. A queste persone, famiglie, comunità giunga il dono della pace del Signore risorto. E vorrei che questo dono della pace arrivasse là dove più ce n’è bisogno: alle popolazioni stremate dalla guerra, dalla fame, da ogni forma di oppressione».

«Condividere la gioia è un’esperienza meravigliosa, che impariamo fin da piccoli: pensiamo a un ragazzo che prende un bel voto a scuola e non vede l’ora di mostrarlo ai genitori o a un giovane che raggiunge i primi successi sportivi o a una famiglia in cui nasce un bambino». 

 «Proviamo a ricordare, ciascuno di noi, un momento tanto felice che era persino difficile esprimerlo a parole, ma che abbiamo desiderato raccontare subito a tutti. Le donne, il mattino di Pasqua, vivono quest’esperienza, ma in un modo molto più grande. Perché? Perché la risurrezione di Gesù non è solo una notizia stupenda o il lieto fine di una storia, ma qualcosa che cambia la nostra vita completamente e per sempre! È la vittoria della vita sulla morte, della speranza sullo sconforto. Gesù ha squarciato il buio del sepolcro e vive per sempre: la sua presenza può riempire di luce qualsiasi cosa. Con Lui ogni giorno diventa la tappa di un cammino eterno, ogni `oggi´ può sperare in un `domani´, ogni fine in un nuovo inizio, ogni istante è proiettato oltre i limiti del tempo, verso l’eternità».

Leggi anche:  Il 10 dicembre in piazza per la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e l’Onu dei popoli
Native

Articoli correlati