Stefano Bonaccini, presidente del Pd e della Regione Emilia Romagna, intervistato da La Stampa è tornato sulla questione dei diritti civili, come lo Ius Soli, e della battaglia unitaria che il Pd porta avanti da anni. Secondo Bonaccini, negare la cittadinanza italiana a ragazze e ragazzi nati in Italia che crescono, studiano, fanno sport con i nostri figli e nipoti «è un’assurdità. E io sono a favore di una legge sul fine vita e che ogni persona abbia il diritto di decidere per sè, dentro una procedura rigorosa».
«Una candidatura della segretaria in tutte le circoscrizioni può servire tatticamente a Meloni per trasformare le Europee in un referendum domestico sul capo e mascherare il fatto che ha poche proposte e poca classe dirigente da portare in Europa. Non inseguirei su questo terreno».
Sul terzo mandato per sindaci e governatori «nel momento in cui si sta portando a tre il numero di mandati per i sindaci dei Comuni al di sotto dei 15mila abitanti, cioè la stragrande maggioranza, non si capisce perchè ciò non debba accadere anche per i sindaci delle città e i presidenti di Regione. In un Paese dove il limite dei mandati non esiste per altri, a cominciare dai parlamentari».
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