Nel caso di Emanuele Pozzolo, il deputato di Fdi che durante il veglione di Capodanno aveva con sé una pistola, dalla quale è partito un colpo che ha ferito il genero di un uomo della scorta di Andrea Delmastro, è spuntato un testimone che ha raccontato la sua versione dei fatti. Intervistato da La Repubblica, l’agente di polizia che era alla festa nella Pro Loco di Rosazza, ha raccontato una storia diversa rispetto all’esponente meloniano. “Pozzolo è arrivato a fine serata: era allegro, ha tirato fuori la pistola senza che nessuno glielo avesse chiesto e all’improvviso è partito lo sparo”.
“Un gesto superficiale, assolutamente immotivato. Purtroppo ho visto tutto. Era circa l’una e mezza, la cena era già finita. Avevamo già sparecchiato quando è arrivato Pozzolo. Stavamo andando via tutti, perché eravamo tutte famiglie ed era già tardi. Si è consumato tutto in un attimo. Pozzolo era allegro. Ha tirato fuori la pistola dal taschino per mostrarla ai presenti. Un gesto superficiale, assolutamente immotivato”.
“Stava facendo vedere la pistola ai presenti, è partito lo sparo. La stava facendo vedere ai presenti. In un attimo si è sentito il botto dello sparo, ha rimbombato. C’erano diversi bambini, erano in piedi anche loro. E’ successo sotto i miei occhi, come me l’hanno visto anche altri presenti. E’ stata una leggerezza: poteva costare davvero cara al ragazzo ferito”.
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