In più di cinquant’anni di attività giornalistica alla Rai non mi era mai capitato di assistere ad una seduta della Camera dei Deputati come quella odierna. Il tema è di grande rilievo: bilancio di previsione per il 2024 e pluriennale sino al 2026.
Prima anomalia l’assenza della Presidente del Consiglio, anche se a causa di malattia che aveva persino provocato il rinvio della conferenza stampa. Non meno singolare l’assenza del ministro Giorgetti – responsabile del dicastero dell’Economia – che proprio sulla legge di bilancio aveva le maggiori responsabilità politiche e istituzionali, specie dopo i pasticci a Bruxelles. Tuttavia, lo sconcerto più grave, da censurare è rappresentato a mio avviso dall’atteggiamento di tutti i parlamentari del centrodestra: sugli oltre sessanta emendamenti presentati dalle opposizioni non hanno mai preso la parola per esprimere il loro punto di vista limitandosi a spingere il pulsante del no. Eppure, c’era stato un accordo sull’ordine dei lavori tra maggioranza e opposizione per evitare l’esercizio provvisorio. Seduta al banco del governo solo una generosa sottosegretaria, senza la quale la seduta non avrebbe potuto neppure tenersi a causa della diserzione di tutta la squadra dei Ministri del Governo e del regolamento parlamentare.
Le opposizioni sono però state all’altezza della situazione fornendo un quadro serio e approfondito delle maggiori questioni del paese. Con interventi efficaci della segretaria del PD sulla questione delle donne, specie del lavoro femminile in abbinamento con le funzioni di cura familiare verso i figli e gli anziani. Anche gli altri schieramenti, mai come in questa occasione, si sono ritrovati in posizioni unitarie e con accenti comuni o molto simili. Sotto questo profilo va rimarcato il livello politico dei numerosi interventi svolti da parlamentari donne, e il tributo unanime rivolto all’ex Ministro Tina Anselmi per il coraggio con cui ha istituito il servizio sanitario nazionale e l’inchiesta sulla P2 forte dell’appoggio di Nilde Iotti. Non senza sorpresa sono stati centrati anche altri problemi di fondo sul tema della sanità e delle insopportabili liste d’attesa e l’orientamento del governo rivolto a privilegiare la sanità privata. Non solo. Sono stati approfondati anche gli enormi temi dell’invecchiamento della popolazione, della sempre più preoccupante crisi della natalità, della crescita della povertà e dell’abbandono dei disabili e dei poveri.
Seguiremo domani gli ultimi sviluppi, con il successo scontato della maggioranza di centro destra ma con i problemi dell’Italia e del suo rapporto con l’Europa, con in corso due drammatiche guerre che renderanno sicuramente ancora più impegnativa e difficile la vita politica del paese.
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