Le Ong impegnate a salvare i migranti in mare, hanno emesso un comunicato unitario contestando l’accordo trovato a Bruxelles per quanto riguarda l’asilo e l’accoglienza.
«Il nuovo patto Ue sulla migrazione legalizza gli abusi alla frontiera e causerà più morti in mare: L’esito dei negoziati legittima lo status quo alle frontiere esterne dell’Unione europea, in cui violenza e respingimenti sono pratiche quotidiane». Lo affermano, in un comunicato congiunto, le Ong Sea Watch, Sea Eye, Maldusa, Mediterranea Saving Humans, Open Arms, Resq People Saving People, AlarmPhone, Salvamento Maritimo Humanitario e Sos Humanity.
«Verrà mantenuto il fallimentare sistema di Dublino e si continuerà invece nell’isolare i rifugiati e i richiedenti asilo, trattenendoli in campi remoti. Sempre più persone cercheranno di fuggire via mare, scegliendo rotte sempre più pericolose», aggiungono le Ong.
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