L’opposizione unità, a eccezione di Italia Viva, è pronta a presentare l’emendamento dal titolo «Disposizioni per l’istituzione del salario minimo» alla `legge delega al governo in materia di retribuzione dei lavoratori e di contrattazione collettiva.
Dopo l’approvazione in commissione Lavoro della Camera dell’emendamento del centrodestra con cui si è di fatto soppresso il testo delle opposizioni sulla retribuzione oraria minima di 9 euro, le forze di minoranza, le opposizioni ripropongono sotto forma di emendamento la loro proposta di legge, con l’obiettivo di «costringere» il governo a dare parere contrario e la maggioranza a votare contro.
Un voto, è il ragionamento delle opposizioni, che renderà plastico «lo schiaffo in faccia del governo e del centrodestra a oltre 3 milioni di lavoratori poveri». La discussione si svolgerà in Aula dopo il decreto recante disposizioni urgenti per gli Uffici presso la Corte di cassazione in materia di referendum.
L’emendamento è firmato anche dai leader delle forze di opposizione, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni, Elly Schlein, Angelo Bonelli, Riccardo Magi, dai capigruppo (anche di Azione) e da altri parlamentari delle cinque forze politiche, ad eccezione di Iv che non ha mai condiviso la proposta di legge.
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