Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, segretari generali di Cgil e Uil, sono a Roma in piazza del Popolo, per guidare la manifestazione di protesta al governo Meloni nel giorno dello sciopero generale. Landini ha parlato dei motivi della protesta.
«Noi siamo qui perché rappresentiamo la maggioranza di questo Paese, di chi paga le tasse e con il lavoro tiene in piedi il Paese e che oggi non viene ascoltato da questo governo: in questo modo il governo sta portando a sbattere il Paese e noi non lo permetteremo».
«Noi a differenza del governo abbiamo in testa di dare un futuro al Paese, ai giovani. Siamo noi che con le nostre tasse paghiamo gli stipendi anche a chi è in politica e nel governo. La risposta che c’è oggi in questa piazza dimostra che non il sindacato, non Landini o Bombardieri, ma le persone non vogliono riununciare alla democrazia e ai loro diritti».
«Se il governo è capace di ascoltare, allora cambi idea, smetta di fare cavolate e ritiri la precettazione e finalmente apra la trattativa anche con noi che stiamo avanzando proposte per migliorare questo Paese. Se pensa di non ascoltarci noi continueremo fino a che non otterremo risultati. La precettazione è un atto che parla da solo e che nella storia democratica e repubblicana di questo Paese non si è mai visto, mai da nessun governo».
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