Migranti, Tajani: "La situazione può peggiorare, ho chiesto ai Paesi africani di frenare le partenze"
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Migranti, Tajani: "La situazione può peggiorare, ho chiesto ai Paesi africani di frenare le partenze"

Migranti, Tajani: "Ho chiesto che ci sia un criterio più rigido per frenare le partenze, per accettare i rimpatri. Per evitare che queste persone affamate e disperate arrivino in Tunisia e salpino poi verso le nostre coste".

Migranti, Tajani: "La situazione può peggiorare, ho chiesto ai Paesi africani di frenare le partenze"
Tajani e Salvini
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14 Settembre 2023 - 09.45


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Secondo Antonio Tajani, ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio del governo Meloni, la situazione migranti potrebbe peggiorare nei prossimi mesi. L’Italia «come hanno detto giustamente sia la presidente del Parlamento europeo Metsola che la presidente della Commissione von der Leyen, deve essere aiutata a livello continentale. Non possiamo essere lasciati soli» ha dichiarato il leader di Forza Italia in un’intervista al Corriere della Sera.

«O prendiamo il toro per le corna, o non ne usciamo. Non basta nemmeno la sola Europa per affrontare un problema così enorme, che interessa non solo quasi l’intera Africa ma anche l’afflusso dalla rotta balcanica. Per questo abbiamo coinvolto le Nazioni Unite, il G20, abbiamo lavorato a una grande conferenza internazionale che deve essere l’avvio di un vero processo di stabilizzazione del Sahel».

«Noi facciamo tutto quello che è umanamente possibile: i ministeri della Difesa, dell’Interno, il mio, sono al servizio e al lavoro per affrontare l’emergenza. Io ho appena fatto convocare al ministero gli ambasciatori di Guinea e Costa d’Avorio, Paesi da cui partono centinaia di migranti irregolari per l’Italia, e ho chiesto che ci sia un criterio più rigido per frenare le partenze, per accettare i rimpatri. Per evitare che queste persone affamate e disperate arrivino in Tunisia e salpino poi verso le nostre coste. E ancora, sono in continuo contatto con i miei omologhi di Algeria e Tunisia, che assicurano collaborazione, ma anche loro da soli non ce la fanno. Il piano Ue per la Tunisia lo affronteremo già a New York».

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