Un personaggio fuori dalle righe, in qualche modo simbolo di un’Italia allo sbando politico che senza punti di riferimento si affida an he a capi-popolo.
«Molti sottovalutano che in quel collegio il 50% degli elettori è meridionale e che dove ho giocato in prima persona, come a Messina e Taormina, ho vinto. Per natura non metto limiti alla provvidenza». Lo dice Cateno De Luca al `Corriere della sera´ sulle elezioni suppletive nel collegio di Monza, quello di Silvio Berlusconi.
«Vogliamo portare nel cuore della Lega la sfida della buona amministrazione e ripristinare il Regno delle Due Sicilie. Quindi prima mi candido a Monza, ne ho il diritto in quanto sono il sindaco d’Italia. Vittorio Sgarbi è incazzato perché io ho 5 gagliardetti e lui solo 4», spiega il sindaco di Taormina.
De Luca parla della «strategia del nuovo Regno delle Due Sicilie, che lanceremo alle Europee, serve a invertire il meridionalismo piagnone di chi si sente sempre vittima».
Con Renzi e Calenda? «È una opzione, perché a Renzi e Calenda manca la presenza nel meridione, ma sarebbe un matrimonio di interessi per sdoganare il progetto. La condizione è che io sarò capolista al Sud e nelle Isole perché voglio fare lo zar, l’imperatore del nuovo Regno delle Due Sicilie. Non rinunceremo al nostro brand, a costo di correre da soli».