Quanto accaduto in Russia, secondo il ministro degli Esteri Tajani, ha indebolito la posizione di Putin. Intervistato da La Stampa, l’esponente di Forza Italia e vice presidente del Consiglio, ha commentato i recenti fatti che hanno portato una frattura all’interno dell’establishment di Mosca.
«La Russia è più debole. Sono emerse crepe importanti nel suo sistema militare, che aveva la Wagner come fiore all’occhiello. Per Mosca sarà una perdita importante. La Wagner ha sempre avuto un’influenza nefasta in quelle zone, destabilizzando la regione e incidendo sui flussi migratori. Adesso ci sono queste divisioni, ma noi non interferiamo nella vita politica russa».
«Colgo la spaccatura, ormai evidente anche nell’opinione pubblica russa, e Putin non ne esce più forte. Detto questo, non abbiamo mai pensato di sostenere il leader della Wagner. Vorrei che fosse chiaro: non siamo in guerra con la Russia. Noi difendiamo l’indipendenza dell’Ucraina, non agiamo per intervenire in Russia», sottolinea Tajani.
Il presidente Usa Joe Biden ha chiamato i leader di Francia, Germania e Inghilterra. Non l’Italia. «Ma c’è grande considerazione da parte degli Stati Uniti. Abbiamo partecipato al G7 con Blinken, nella giornata di sabato, e Blinken stesso, durante la conferenza stampa con me, ha riservato parole di elogio al governo italiano e al presidente Meloni. L’Italia è fondamentale, perché grazie a noi si garantisce l’unità del fronte europeo e questo deve essere tenuto a mente da tutti», afferma il ministro.
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