Una bella scelta quella di Elly Schlein che nella festa della Repubblica ha scelto di incontrare chi ha combattuto per la libertà e la democrazia in Italia dopo la barbarie nazi-fascista.
“Sono stata a trovare Iole Mancini a casa sua. Un incontro indimenticabile. Iole ha 103 anni e tanta memoria. Dei suoi tempi da partigiana, dell’arresto di suo marito Ernesto Borghesi, della sua detenzione in uno dei luoghi più terrificanti dell’occupazione tedesca a Roma: la prigione nazista di via Tasso, nella quale fu detenuta e interrogata da Priebke”.
Prosegue Elly Schlein: “Ci ha raccontato della crudeltà che ha visto e subito, una violenza che segna a vita, anche dopo la Liberazione. Abbiamo parlato dell’indignazione di fronte a chi nega o vuole riscrivere la storia e dell’impegno che la porta ancora nelle scuole. “È importante, ho ancora tanto da fare”, ci ha detto mostrandoci un disegno che le ha regalato un quindicenne. Ecco chi ha fatto la nostra Repubblica, nel coraggio di una scelta di resistenza che ha avuto costi personali altissimi. A noi il compito di prendere il testimone e coltivare e proiettare al futuro i principi e valori di libertà, democrazia e giustizia che l’hanno fondata. Buona festa della Repubblica a tutte e tutti!”
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