Franceschini (Pd): "Sconfitta evidente, lasciate lavorare libera Elly Schlein"
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Franceschini (Pd): "Sconfitta evidente, lasciate lavorare libera Elly Schlein"

Franceschini (Pd): "Il risultato di queste amministrative non può diventare un alibi per iniziare una normalizzazione di Schlein. Lasciamola lavorare libera, non bisogna ingabbiarla".

Franceschini (Pd): "Sconfitta evidente, lasciate lavorare libera Elly Schlein"
Dario Franceschini
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31 Maggio 2023 - 10.03


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Dario Franceschini è stato tra i maggiori sponsor di Elly Schlein nella corsa alle primarie del 26 febbraio. In un’intervista a La Repubblica, l’ex ministro ha commentato la recente sconfitta elettorale, analizzando anche il percorso della nuova segreteria.

«La sconfitta è evidente ma non capisco la sorpresa per la vittoria della destra. Tanti fattori concomitanti spiegano il risultato. Il primo è un’onda di destra che riguarda tutta l’Europa. Il secondo elemento è fisiologico, ci sono pacchi di studi a dimostrare che in tutti i Paesi del mondo, quando si vota nel primo anno di governo, c’è un effetto trascinamento. Infine c’è il terzo elemento, tutto italiano, e cioè una maggioranza unita e una minoranza divisa».

«Nessuno ha la bacchetta magica, nemmeno Schlein. Mi rattrista un po’ che le lezioni del passato non bastino mai. Tutti i leader del Pd, sottoscritto compreso, hanno subito dal primo giorno una azione di logoramento. Allora dico: fermiamoci. Il risultato di queste amministrative non può diventare un alibi per iniziare una normalizzazione di Schlein. Lasciamola lavorare libera, non bisogna ingabbiarla».

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«C’è un clima insidioso. Si rischia che un risultato negativo di cui Schlein non ha alcuna responsabilità venga usato per iniziare a indebolirla. Anziché processi, facciamo semmai analisi, è sempre più evidente che siamo davanti a un ritorno del bipolarismo. Le leggi elettorali a tutti i livelli spingono verso due coalizioni che si fronteggiano».

«Più questa legislatura andrà avanti, più evidente sarà il solco che divide maggioranza e opposizione in Parlamento. Ci piaccia o no, il governo andrà avanti fino in fondo, dobbiamo ragionare su un tempo lungo, abbiamo quattro anni a disposizione. Un lavoro su due fronti. Primo fronte, Pd. Secondo fronte, coalizione». 

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