Primarie del Pd, Paola De Micheli ha annunciato il proprio sostegno a Stefano Bonaccini, nell’appuntamento conclusivo del 26 febbraio. L’esponente democratica ne ha parlato con La Repubblica.
«Non faremo apparentamenti, non daremo appoggi ufficiali. Alla luce della discussione all’interno del gruppo che mi ha sostenuta, ho lasciato la massima libertà di votare `il´ o `la´ candidata preferito. A titolo personale voterò Bonaccini e chiederò a chiunque vinca di lavorare alla riforma del partito, al nuovo statuto dei lavori, alla riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario e di avere la garanzia di assoluta contrarietà all’autonomia differenziata».
«Mi costa non votare una donna ma penso che le tesi che ho sostenuto in questo congresso siano più vicine ad alcune opinioni di Bonaccini. Ho rispetto per Schlein e spero diventi amicizia». Sul proprio risultato nella corsa alla segreteria del Pd commenta: «È meno di quello che speravo, ma più di quello che credevo. In alcune province del Paese, in Basilicata, Sicilia, Calabria sono arrivata seconda. Però la polarizzazione nella comunicazione e nella gestione del congresso è stata tale che poteva andare anche peggio».
Adesso «mi aspetto che si possa davvero iniziare a costruire la nuova casa comune e un centrosinistra che sia realista, radicale, visionario e concreto. Noi faremo in modo di essere strumento affinché questo accada, cercando di essere utili». Al Pd manca «oltre all’innovazione, un mandato di proselitismo per i nostri iscritti che li renda protagonisti».