Antonio Tajani era a Bruxelles, per partecipare al Consiglio Affari esteri con i suoi omologhi degli altri Paesi. Il ministro berlusconiano, ha parlato di quanto si è discusso. «Non abbiamo parlato dell’invio di aerei da combattimento. Noi abbiamo sempre inviato armi difensive, non armi offensive. Adesso stiamo inviando strumenti per la difesa aerea Samp/T insieme alla Francia. Credo che nelle prossime settimane si perfezionerà l’invio di questo sistema di difesa, che dovrà contribuire alla protezione dei cieli dell’Ucraina, evitare bombardamenti e altre perdite civili», ha detto.
«Ci siamo confrontati sul bisogno delle munizioni in Ucraina. è stato chiesto ai vari Paesi di anticipare, ma si può anche fare attraverso il modello degli appalti, che è stato discusso e su cui il confronto è aperto», ha proseguito. Il problema della munizioni, ha poi specificato il ministro italiano, «è un problema che l’Alto rappresentante Borrell ha sollevato e che affronteremo con i ministri della Difesa. Vedremo come poter sostenere in modo migliore l’Ucraina».
L’Italia, ha concluso Tajani, ha «il voto del Parlamento, che autorizza il governo italiano a inviare materiale anche militare. Il sesto pacchetto è in fase di perfezionamento dell’invio. Abbiamo già informato il Copasir e il ministro Crosetto. Il decreto è già pubblicato nella Gazzetta ufficiale».
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