Il ministro Fazzolari al generale Federici: "Insegniamo a sparare agli studenti", poi la parziale marcia indietro...
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Il ministro Fazzolari al generale Federici: "Insegniamo a sparare agli studenti", poi la parziale marcia indietro...

Il ministro Fazzolari al generale Federici: «Dobbiamo fare un tavolo per un progetto di insegnamento del tiro a segno nelle scuole».

Il ministro Fazzolari al generale Federici: "Insegniamo a sparare agli studenti", poi la parziale marcia indietro...
Giovanbattista Fazzolari
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7 Febbraio 2023 - 09.20


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Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario all’Attuazione del programma di Governo, è finito al centro di una bufera politica dopo la pubblicazione di un articolo su La Stampa che riporta alcune sue parole, rivolte al generale Federici, consigliere militare di Giorgia Meloni. Il pezzo riporta uno scambio di opinioni tra i due, durante il quale viene a galla la proposta di Fazzolari di insegnare a sparare ai ragazzi delle scuole.

«Dobbiamo fare un tavolo per un progetto di insegnamento del tiro a segno nelle scuole – sostiene Fazzolari. C’è tutta una rete di associazioni che si possono coinvolgere e mettere in contatto con il mondo delle scuole. Ci sono ragazzi molto appassionati e bravi che lo fanno nel tempo libero. Manca una struttura e un riconoscimento ufficiale. È un’attività che io penso meriti la stessa dignità degli altri sport».

Il generale Federici avrebbe risposto: «Sì, in effetti è anche una disciplina olimpica. Vediamo cosa possiamo fare. Organizziamo un incontro e mettiamo intorno al tavolo i vari soggetti interessati». L’ipotesi sarebbe quindi quella di portare gli studenti al poligono per farli esercitare.

In mattinata è arrivata la parziale smentita del ministro. «L’articolo apparso oggi sul quotidiano La Stampa nel quale si sostiene che io vorrei `insegnare a sparare nelle scuole´ è ridicolo e infondato. La chiacchierata tra me e il generale Federici, consigliere militare del presidente Meloni, che il giornalista de La Stampa crede di aver carpito come uno scoop, verteva su tutt’altro: la necessità di fornire maggiori risorse per l’addestramento di Forze armate e Forze di polizia e, oltre a ciò, l’ipotesi di prevedere un canale privilegiato di assunzione in questi corpi dello Stato per gli atleti di discipline sportive reputate attinenti, anche se non olimpiche, quali paracadutismo, alpinismo e discipline di tiro. Due misure alle quali lavoreremo al più presto».

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