Migranti, controlli sulla Geo Barents: "Il governo Meloni istituzionalizza l'omissione di soccorso"
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Migranti, controlli sulla Geo Barents: "Il governo Meloni istituzionalizza l'omissione di soccorso"

Migranti, il governo ha inviato controlli sulla Geo Barents per verificare eventuali violazioni del decreto Piantedosi. "Preoccupante che si istituzionalizzi l’omissione di soccorso da parte di uno Stato democratico".

Migranti, controlli sulla Geo Barents: "Il governo Meloni istituzionalizza l'omissione di soccorso"
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31 Gennaio 2023 - 12.07


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Migranti, il governo Meloni ha da tempo scelto la linea dura contro le navi delle Ong che salvano persone in mare, trattandole alla stregua di trafficanti di esseri umani. Veronica Alfonsi, presidente di Open Arms, ha parlato della situazione con l’AdnKronos. In questo momento, infatti, a bordo della Geo Barents si stanno tenendo delle verifiche sull’equipaggio, per accertare se ci siano state o meno violazioni del cosiddetto decreto Piantedosi.

”Abbiamo appreso dei controlli di polizia in corso sulla Geo Barents. Staremo a vedere ma è molto chiaro da quale parte sta il diritto: in mare un capitano ha il dovere di soccorrere chiunque sia in pericolo di vita. E questo a prescindere da quello che vorrebbero imporre i governi con invenzioni come il divieto di soccorso multiplo o amenità di questo tipo”. 

La nuova normativa, infatti, prevede che le navi della flotta civile di soccorso dopo il primo salvataggio raggiungano il porto sicuro di sbarco assegnato senza ulteriori perdite di tempo. La nave rischia il fermo fino a due mesi e una sanzione fino a 50mila euro.

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“E’ comunque davvero preoccupante che si istituzionalizzi l’omissione di soccorso da parte di uno Stato democratico che dovrebbe rispettare la vita e i diritti di tutti – sottolinea Alfonsi -. Sulle imbarcazioni che incontriamo ci sono donne, bambini, ragazzi, fuggiti da violenze, dall’inferno della Libia. E si è deciso che queste sono vite che non contano, che possono essere sacrificate. Non siamo d’accordo, continueremo sempre a difendere i diritti, a soccorrere chi rischia la propria vita, a proteggere gli esseri umani più vulnerabili. Per fortuna esistono le Convenzioni internazionali e sono quelle che noi continueremo a rispettare”, conclude la presidente di Open Arms Italia.

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