Come dovrà essere il nuovo Pd e dovrà chiamarsi ancora Pd? “Non è fondamentale cambiare nome se non cambiamo facce, metodo e se non c’è una visione comprensibile”. Lo ha detto Elly Schlein, candidata alla segreteria del Pd, durante il confronto con gli altri candidati a Mezz’ora in più su Rai3.
“Mi sono candidata non avendo mai fatto parte del gruppo dirigente”, ha sottolineato Schlein, invocando la necessità di una “discontinuità netta”. Perché “non possono essere sempre gli stessi interpreti a fare una credibile rottura col passato”.
Dunque, ha promesso, “se avrò l’onore di essere la guida di questa comunità, rinnoverò il metodo di selezione della classe dirigente del partito”. Inoltre “non si torna al governo senza un profilo chiaro, senza vincere le elezioni e senza costruire una coalizione che dica prima agli italiani cosa vuole fare per loro.
Serve una casa comune e tanti non tornano se non riconosciamo cosa il Pd non ha fatto negli ultimi 10 anni”, ha concluso.
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