Stefania Craxi, presidente della Commissione Affari Esteri del Senato, in un’intervista a La Repubblica ha confermato l’invio di armi a Kiev. «Stiamo proseguendo in linea con le decisioni prese dal precedente governo. Proprio oggi arriva in Parlamento il decreto che proroga fino al 31 dicembre l’invio di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari. Dobbiamo continuare a inviare armi a Kiev. Una pace disarmata purtroppo sta nel campo dell’ideale».
«La questione principale riguarda il reperimento di alcune componenti del Samp/T. Naturalmente si dovrà concordare il tutto con la Francia che dovrebbe assicurare le altre parti. Io stessa mi sento costantemente con il mio omologo francese e lunedì prossimo vedrò a pranzo l’ambasciatore».
Uno dei punti critici sull’invio del Samp/T sembrerebbe il timore di sguarnire i cieli italiani. «Confermo che è un tema su cui si sta ragionando a livello di governo e Stato Maggiore della Difesa. È evidente che non possiamo depauperare il nostro sistema di protezione». In generale, comunque, «siamo assolutamente nei tempi. Fermo restando che uno scudo antiaereo a Kiev già lo forniamo». Sul sostegno militare a Kiev «non c’è alcuna divisione nella maggioranza. E nel governo la posizione è stata molto chiara sin da subito. Escludo divisioni anche in FI».
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