Elly Shlein sul Qatargate: "Più trasparenza al parlamento europeo, registro per gli incontri"
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Elly Shlein sul Qatargate: "Più trasparenza al parlamento europeo, registro per gli incontri"

Elly Schlein, candidata alla segreteria nazionale del Pd parla del Qatargate ma anche del nodo migranti e scuola

Elly Shlein sul Qatargate: "Più trasparenza al parlamento europeo, registro per gli incontri"
Elly Schlein
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18 Dicembre 2022 - 16.50


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Elly Schlein ci crede, ma è un bene è che tra lei e Bonaccini non ci sia una ‘guerra’ politica ma un’assonanza su molte cose.

«La questione morale è un tema vero che riguarda noi ma anche la destra e che non può essere sottovalutata. È necessario aumentare la trasparenza dentro il parlamento europeo e istituire, come già avviene per i commissari, un registro per i parlamentari dell’Ue ove rendicontare gli incontri con i portatori di interesse». 

Lo ha detto Elly Schlein, candidata alla segreteria nazionale del Pd, oggi a Pisa a margine di un’iniziativa per la campagna congressuale parlando del Qatargate.

«È anche necessario – ha aggiunto – impedire il meccanismo delle porte scorrevoli per evitare che chi svolge il ruolo politico una volta scaduto il mandato svesta i panni del portatore degli interessi pubblici per indossare immediatamente quello degli interessi privati di qualcuno. Serve quindi un periodo di quiescenza di alcuni anni per evitare che certe situazioni rischino di ripetersi al netto di quello che sarà il lavoro della magistratura che ci auguriamo faccia fino in fondo il proprio lavoro su una vicenda vergognosa e che ci indigna». 

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Scuola e diseguaglianza

«Le diseguaglianze si contrastano partendo dalla scuola che è la prima forma di emancipazione sociale ma per farlo è necessario anche sostenere chi fa un lavoro prezioso e aumentare gli stipendi agli insegnanti».

«E su questo aspetto – ha aggiunto – anche il Pnrr può venirci in aiuto per dare maggiore dignità agli insegnanti e a contrastare le diseguaglianze sociali».

Migranti e regolamento di Dublino

Il problema è il regolamento di Dublino perché paesi come l’Ungheria, con Orban amico del governo Meloni e della destra, acuiscono le difficoltà impedendo la ricollocazione dei migranti una volta sbarcati». Ha proseguito Elly Schlein,ommentando l’imminente arrivo di una nave carica di migranti in navigazione tra Malta e Lampedusa nel porto di Livorno assegnato oggi dalle autorità italiane.

«Quel regolamento – ha spiegato – impedisce un’autentica solidarietà europea di fronte a una questione gigantesca e che meriterebbe appunto la revisione del Regolamento di Dublino che così com’è non funziona». 

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