Il reddito di cittadinanza e la sua graduale fine sono al centro del dibattito politico, con l’opposizione sul piede di guerra contro il governo Meloni. Giuseppe Conte difende la creatura del M5s.
«La povertà non è una colpa. Abbandonare le persone più fragili, più indigenti è proprio una follia. Significa costruire le premesse consapevolmente, irresponsabilmente di un disastro sociale».
«Oggi sarò a Scampia per incontrare coloro che hanno delle storie da raccontare, i percettori di reddito in particolare, perché loro rivendicano dignità sociale, per effetto di tante trasmissioni televisive che si sono concentrate su quei casi molto rari di qualche comportamento fraudolento e per effetto del furore ideologico, in particolare delle forze di maggioranza, e non solo, di questo governo, sono stati additati al pubblico ludibrio».
«Siamo qui per tutelarli per essere al loro fianco, per risvegliare la coscienza e lo spirito di solidarietà che secondo noi è assolutamente importante, soprattutto in una fase congiunturale come questa che si preannuncia di forti tagli che sono contenuti in questa manovra nel segno dell’austerità, quindi con un problema grande come una casa, che l’Italia ha, del caro bollette e del caro energia».
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