Il caso di Aboubakar Soumahoro, eletto con l’Alleanza Verdi-Sinistra, domani dovrebbe vedere una svolta. E’ infatti atteso un incontro tra il neo eletto deputato con Avs e i vertici dell’alleanza, dopo che l’ex sindacalista è finito nell’occhio del ciclone per il coinvolgimento della suocera e della moglie nella gestione di due cooperative che si occupano di immigrati in provincia di Latina.
Un incontro, ritenuto necessario dai vertici dell’Alleanza, che sarebbe stato finora evitato dall’ex sindacalista dei braccianti su consiglio dei suoi avvocati. Ma che a questo punto potrebbe avere finalmente luogo domani. Un momento che Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli, Eleonora Evi e la capogruppo Luana Zanella stanno aspettando già da un po’.
Il clima non è proprio disteso, all’interno dell’Alleanza si inizia a far notare che “Aboubakar si dice prostrato da questa situazione, ma noi lo siamo altrettanto perché non riusciamo a capire, visto che lui non vuole parlarne”. E se ufficialmente l’Alleanza, in attesa dell’incontro, continua a ribadire la propria posizione riguardo la vicenda (vicinanza a Soumahoro e piena fiducia nella magistratura), quello che trapela è un certo nervosismo, perché un conto sono le responsabilità legali, un conto quelle politiche.
“E’ chiaro che Aboubakar personalmente non ha nessuna responsabilità, dal punto di vista legale, per quello che hanno fatto la moglie e la suocera, ma certamente dal punto di vista politico -fanno notare dall’Avs- deve dimostrare che non era al corrente di niente”. Nel frattempo Soumahoro preferisce non parlare ma, fanno sapere dal suo entourage, «questa cosa non durerà ancora molto» e un incontro con i vertici di Avs «non è ancora stato stabilito».