«Un sottosegretario alla Salute che nega i vaccini non può rimanere in carica». Così il segretario del Pd Enrico Letta, commentando le dichiarazioni del sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato.
«Abbiamo appreso dal sottosegretario alla salute Gemmato, ospite di un talk del servizio televisivo pubblico, Restart, che `non ci sono prove´ che i vaccini abbiano salvato milioni di vite umane. Oltre a interrogarmi sulla qualità delle conoscenze scientifiche di un laureato in farmacia (mi risulta infatti che il sottosegretario possa vantare questo titolo di studio) chiedo al ministro Schillaci che invece è laureato in medicina, se non sia opportuno fare due chiacchiere con il suo unico sottosegretario». Lo afferma la senatrice Sandra Zampa, responsabile Salute del Pd.
«Chiedo alla presidente del consiglio Meloni che nelle stesse ore a Bali affermava esattamente il contrario, cioè che grazie ai vaccini la pandemia ha enormemente ridotto la propria violenta aggressività, se è d’accordo con il suo compagno di partito (Gemmato è esponente di FdI) e se non ritenga che messaggi come quello di ieri sera, che fa eco sinistramente a una precedente esternazione dello stesso Gemmato (secondo cui il vaccino serve ormai solo per chi è a rischio di vita), sia da censurare e correggere al più presto. L’appartenenza politica non può spingere nessuno a dare all’opinione pubblica italiana messaggi così pericolosi in tema di salute», conclude.
«Le dichiarazioni del sottosegretario Gemmato sui vaccini sono, pericolose, violente e antiscientifiche. Pericolose perché sminuiscono l’importanza della vaccinazione nel tutelare la vita di tutti, specie degli anziani e dei più fragili, ed è gravissimo che a farlo sia un esponente del Governo. Violente nei confronti di tutti quegli italiani che, purtroppo, non hanno fatto in tempo a beneficiare della vaccinazione. Antiscientifiche perché l’importanza della vaccinazione nel contrastare il Covid è stata già dimostrata. Il vaccino riduce la carica virale e dunque il rischio di trasmissione; abbassa i tempi di negativizzazione da 7 giorni a 4; ha evitato il 72% dei decessi per le persone con più di 80 anni».
«E non solo: il tasso dei decessi tra le persone non vaccinate è 9 volte più alto, come certificato a luglio dall’ISS. Ci sarebbe da ridere, se non fosse per le bare di Bergamo, per i 180.000 italiani portati via dal Covid. Presenterò un’interrogazione parlamentare: il Governo ha il dovere di fare chiarezza, di prendere le distanze da Gemmato e di dire una volta per tutte cosa ha intenzione di fare per contrastare il Covid. Con la scienza, non con i tarocchi». Lo dichiara Marco Furfaro, capogruppo del Partito Democratico in commissione Affari sociali.
“Riteniamo gravissime le parole con cui il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato ha messo in dubbio la validità dei vaccini nella lotta al Covid19. Ne chiediamo le immediate dimissioni, in nome di tutte quelle persone che non sono riuscite a beneficiare degli effetti della vaccinazione”. Lo affermano in una nota i co-portavoce nazionali di Europa Verde e parlamentari di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli ed Eleonora Evi.
Secondo Bonelli ed Evi quelle del sottosegretario sono dichiarazioni “antiscientifiche e pericolose, che fanno luce sulle ambiguità entro cui il partito di Meloni e i suoi alleati si sono mossi durante il periodo buio della pandemia, alimentando polemiche, odio e violenza nel Paese e addirittura portando rallentamenti a una campagna vaccinale che ci ha infine condotto fuori dall’emergenza, riducendo la carica virale, attenuando la sintomatologia e abbassando i tempi di negativizzazione”.
“Che a pronunciare certe parole sia proprio un sottosegretario alla Salute, e per di più un farmacista, ci lascia sgomenti e la dice lunga sull’approccio che questo Governo intende avere nei confronti di questioni di primaria importanza: la crisi climatica, così come la crisi pandemica, non può che essere affrontata affidandosi alla scienza. Eppure i primi passi del Governo Meloni – concludono Bonelli ed Evi -, non lasciano presagire nulla di buono”.
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