Letizia Moratti, neo candidata con il Terzo Polo alle regionali in Lombardia, rispondendo alla domanda sul pronunciamento negativo del segretario Pd, Enrico Letta rispetto alla sua candidatura alla Presidenza di Regione Lombardia, ha risposto.
“Chi mi conosce sa che la mia identità corrisponde ai valori della cultura della tradizione popolare e liberale, che si riconosce nella dottrina sociale della Chiesa. Questo mi porta a proporre un dialogo aperto all approfondimento e alla verifica di affinità e possibili convergenze su alcune tematiche che ritengo prioritarie per il futuro della Lombardia”.
“A partire dal tema della legalità, che vede la regione Lombardia al secondo posto in Italia per penetrazione della criminalità organizzata. La priorità ambientale, testimoniata dai cambiamenti climatici in atto, e il filone culturale che, mio malgrado, registra la Lombardia all ultimo posto fra le regioni italiane per investimenti, sono altri argomenti chiave su cui ragionare. In uno scenario di crisi socio-economica quale quello che stiamo vivendo, che vede una sensibile diminuzione del valore reale dei salari, ritengo fondamentale poi aprire un focus sul lavoro insieme ai sindacati e le rappresentanze di categoria industriali, della piccola e media impresa, dell’artigianato, del commercio e dell’agricoltura. Infine, ma non certo ad esaurimento degli argomenti che saranno oggetto di attenta analisi, la sanità pubblica, la sua difesa e tutela in quanto espressione di un inderogabile dovere di equità sociale. Penso che si possa ragionare su un modello di sanità più vicina ai cittadini ed al contempo in grado di sostenere le eccellenze lombarde nel campo della cura e della ricerca”.
Per Letizia Moratti “l’Idea è quindi quella di dar rapidamente vita a un tavolo di lavoro su tematiche concrete, basato su un approccio di confronto e di collaborazione, sviluppato con l ausilio di un dialogo aperto con tutti coloro che sono disponibili al confronto e portatori di competenze ed idee. Su questo desidero misurare il mio modo di far politica, all insegna del pragmatismo, dell’inclusione e della disponibilità al dialogo e all analisi”.