Scotto (Articolo Uno): "La Pace prima di tutto, ci vediamo in piazza a Roma"

Arturo Scotto: "Cresce sempre di più nei popoli europei l'incubo di una escalation nucleare che non è più un tabù, persino nel discorso pubblico dei leader internazionali".

Scotto (Articolo Uno): "La Pace prima di tutto, ci vediamo in piazza a Roma"
Arturo Scotto
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3 Novembre 2022 - 15.30


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Arturo Scotto, coordinatore di Articolo Uno, nella newsletter del partito ha dato appuntamento alla manifestazione per la pace del prossimo 5 novembre a Roma.

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“Da otto mesi la guerra è tornata nel cuore dell’Europa, mietendo lutti e riaprendo ferite antiche tra i popoli. L’aggressione di Putin all`Ucraina ha isolato la Russia dalla Comunità internazionale, ha prodotto milioni di profughi e contribuito ad accelerare una crisi economica drammatica, facendo allo stesso tempo ripartire una pericolosa corsa al riarmo senza precedenti nella storia recente. Cresce sempre di più nei popoli europei l’incubo di una escalation nucleare che non è più un tabù, persino nel discorso pubblico dei leader internazionali”.

“Per queste ragioni il tempo di mobilitarsi per fermare la guerra è ora. Le parole pace e negoziato non possono scomparire dall`orizzonte: sono il contrario della resa, sono l`unica forma realistica per evitare altri morti e per salvare la coesistenza tra le nazioni. Saremo in piazza il 5 novembre insieme al cartello di associazioni, movimenti, sindacati di Europe For Peace per chiedere esattamente questo, qui la piattaforma a cui abbiamo aderito come Articolo Uno”.

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“L`appuntamento è a Roma dalle ore 12 in piazza della Repubblica da dove partirà il corteo che raggiungerà Piazza San Giovanni. Noi ci vediamo in piazza nello spazio antistante alla Basilica di santa Maria degli Angeli e dei Martiri con il nostro striscione “Prima di tutto la PACE” volutamente senza simbolo, così come vi invitiamo a portare solo le bandiere della pace per evitare ogni tipo di strumentalizzazione come richiesto dagli organizzatori della manifestazione. La politica deve tornare a parlare, la diplomazia deve riappropriarsi di un ruolo attivo, le istituzioni sovranazionali – a partire dall`Onu – devono riprendere una finzione di mediazione, la guerra deve finire al più presto. Ci vediamo in piazza!”, conclude.

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