«Il nuovo reato non mette a rischio tanto i rave party quanto la sicurezza di potersi riunire e manifestare senza la paura fondata di prendersi sei anni di carcere».
Lo scrive il capo-delegazione Pd al parlamento europeo di Bruxelles Brando Benifei.
«La giurisprudenza costituzionale italiana ha da molti decenni fissato i principi di tassatività e determinatezza come cardini di qualunque legge penale, principi che questo decreto legge evidentemente viola. Serve una reazione fortissima in Parlamento e nel Paese perché il modello Orban in Ungheria è stato costruito proprio così, una crepa alla volta fino ad arrivare alla voragine odierna».