La tensione nel centrodestra è alle stelle. Dopo il palese screzio tra Meloni e Berlusconi, è uno dei big di Fdi – Francesco Lollobrigida – ad ammettere che il clima sia di difficile gestione. Tra Forza Italia e Fratelli d’Italia «il clima è trasceso», ammette il capogruppo uscente di FdI che, in vista dell’incontro di oggi tra Meloni e Berlusconi, dice: «Serve un percorso di chiarezza, che nelle prossime ore contiamo si possa riattivare». No a «inciuci né governi anomali», dice in un’intervista a La Repubblica, «altrimenti neppure ci proviamo. E torniamo dagli elettori, riproponendo a quel punto una coalizione diversa dall’attuale».
«Giorgia non conosce il rancore e qualsiasi arrabbiatura, se emersa, sarà sopita dall’interesse generale. Giorgia ha sempre avuto rispetto per la storia politica di Berlusconi, pretende analogo rispetto non tanto per lei ma per i milioni di elettori che l’hanno votata».
«La generosità del Cavaliere prevarrà rispetto a chi sta provando a far diventare FI un partito diverso rispetto a quello che è sempre stato, mettendo davanti i personalismi. È inaccettabile far mancare i numeri per fare quello che vuoi tu. Non è un metodo che porta a una conciliazione».
«Nella fase della fiducia, altre forze potrebbero essere interessate a dare un contributo positivo. I moderati possono essere un punto di riferimento per altre risorse, dentro e fuori la coalizione, che si sono già manifestate nel voto su La Russa».
«A noi non è mai interessato governare solo per farlo, vogliamo coinvolgere le migliori energie dentro e fuori la politica. Se ci saranno queste condizioni, bene. Altrimenti neppure ci proviamo. E torniamo dagli elettori, riproponendo a quel punto una coalizione diversa dall’attuale ma ripartendo, per quanto riguarda FdI, dal consenso che abbiamo avuto. Però non credo che accadrà».
«Giorgia Meloni, se incaricata dal Capo dello Stato, non si tirerà indietro dal presentare una squadra autorevole, con energie del centrodestra e della società. E nella fase della fiducia, altre forze potrebbero essere interessate a dare un contributo positivo. I moderati possono essere un punto di riferimento per altre risorse, dentro e fuori la coalizione, che si sono già manifestate nel voto su La Russa. Ma non parlo di Renzi né del centrosinistra».
Ci sarà spazio nel governo per chi non ha votato La Russa? «Il dialogo, certo, oggi è più facile con Berlusconi e Casellati. Continua a essere incomprensibile quello che hanno fatto gli altri forzisti in Senato»