Conte (M5s): "La destra è inadatta a governare, difendono Orban e Vox"
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Conte (M5s): "La destra è inadatta a governare, difendono Orban e Vox"

L'ex premier e leader del M5s Giuseppe Conte: "Le ricette della destra sono inadeguate e peraltro il recente voto al parlamento europeo di Salvini e Meloni in favore di Orban segna una novità molto preoccupante"

Conte (M5s): "La destra è inadatta a governare, difendono Orban e Vox"
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22 Settembre 2022 - 10.48


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La virata progressista e pacifista ad alcuni piace ma a molti è sembrata strumentale.

L’ex premier e leader del M5s Giuseppe Conte si dice molto preoccupato per l’escalation militare del Cremlino: «Mi pare che in questo momento nessuno possa permettersi di scommettere sulle intenzioni di Putin. Per altro le reazioni di un autocrate con le spalle al muro possono essere molto pericolose».

 Ribadisce la necessità di un negoziato: «Servono sforzi diplomatici che devono vedere l’Italia protagonista all’interno dell’alleanza atlantica».

Da presidente del Consiglio, spiega, «avrei detto sì alle sanzioni, certamente gli ucraini non potevano difendersi a mani nude. Ma superata la fase iniziale occorreva perseguire una strategia che ci portasse fuori da una guerra a oltranza». Quello che non dice Conte è: quale strategie? E come se Putin è rimasto fino all’altro ieri fermo su richieste di sostanziale capitolazione di Kiev mentre le sue truppe bombardavano e uccidevano?

Parla poi delle sfida elettorale: «Le ricette della destra sono inadeguate e peraltro il recente voto al parlamento europeo di Salvini e Meloni in favore di Orban segna una novità molto preoccupante. Se loro condividono questa svolta illiberale e autocratica e se il progetto politico che difendono è quello di Vox in Spagna, allora mi permetto di dire che sono decisamente inidonei a governare qui in Italia».

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«Io aspetterei il 25 settembre prima di incoronare Meloni – aggiunge – ma una cosa mi sembra chiara già ora: sul reddito di cittadinanza Renzi e Meloni fanno la guerra ai poveri». 

Sottolinea quindi la «determinazione del Pd di emarginarci per prenderci voti». E chiude a una prospettiva di governo con Calenda, «che ha l’unico merito di riportare Renzi in Parlamento».

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