Alla fine cercheranno di scegliere l’unica via che farà vincere la peggiore destra. Ma fondamentalmente tra veti e rancori personali la cosa ci sta. Del resto Calenda sta diventando la nuova Forza Italia e Renzi è stato un mezzo berlusconiano che ha fatto diventare il Pd un partito più vicino a Confindustria che ai sindacati.
«La sinistra apre la campagna elettorale candidando Di Maio e parlando di tasse. La destra di Salvini e Meloni la conosciamo: sovranisti e populisti. C’è un mondo che chiede di votare altro. Noi ci siamo #TerzoPolo». Lo scrive su Twitter il leader di Italia viva, Matteo Renzi.
Le parole di Maria Elena Boschi «Vogliamo un’alleanza di centro basata sui programmi e non sulla spartizione delle poltrone che non ci interessa come abbiamo dimostrato facendo saltare il governo `Conte 2´. Puntiamo a un terzo polo moderato, aggregando altre forze come Azione di Carlo Calenda. Ma non abbiamo paura di correre da soli. Supereremo la soglia del 3% e penso che arriveremo anche al 5%». Così Maria Elena Boschi intervenendo ieri sera a `Gli Incontri del Principe´ a Viareggio (Lucca), come riporta una nota degli organizzatori.
L’esponente di Iv ha spiegato che il partito è pronto alla sfida elettorale con 5000 volontari al lavoro e il cantiere per la Leopolda anticipata ai primi di settembre che è già aperto.
«Di sicuro – ha anche detto, come riporta sempre la nota – non faremo alleanze» con Conte «o con i Cinque Stelle che molti continuano a pensare siano di sinistra anche se non lo sono. Conte dal 2018 si è adattato a tutte le situazioni e a tutte le alleanze».
Sul rapporto tra Iv e Pd «le coalizioni si fanno sui contenuti. Non possiamo più ripetere gli errori del passato. Nel 2013 il Pd di Bersani si alleò con Sel e poi ruppe repentinamente. Letta ha cambiato idea su di noi, un veto nei nostri confronti non pare esserci più e anche noi non abbiamo mai chiuso le porte a nessuno. Per me per Iv è più naturale un terzo polo al centro aggregandosi con Azione e ribadendo la forza delle nostre idee che supera ogni logica spartitoria».
Sull’esito delle elezioni? «Il centrodestra è in vantaggio anche se non è così unito come dicono e poi ci sono due mesi di campagna elettorale dove può succedere di tutto visto che ci sono tantissimi indecisi. Proviamo a non far vincere la destra e magari dopo richiamiamo Draghi che è stato un ottimo premier»
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