Draghi senza fiducia: al Senato cade il governo della ormai ex unità nazionale
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Draghi senza fiducia: al Senato cade il governo della ormai ex unità nazionale

La maggioranza di Mario Draghi non c'è più, neanche l'ormai ex governo di unità nazionale. M5s, Fi e Lega, infatti, hanno disertato la votazione in Senato, con la fiducia che è stata votata favorevolmente solo da 95 senatori.

Draghi senza fiducia: al Senato cade il governo della ormai ex unità nazionale
Mario Draghi
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20 Luglio 2022 - 20.18


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La maggioranza di Mario Draghi non c’è più, neanche l’ormai ex governo di unità nazionale. M5s, Fi e Lega, infatti, hanno disertato la votazione in Senato, con la fiducia che è stata votata favorevolmente solo da 95 senatori. Draghi ha lasciato Palazzo Madama qualche minuto prima della fine della votazione.

La cronaca di una lunga giornata

Non ho molto altro da dire, ma chiedo che sia posta la fiducia sulla risoluzione del senatore Casini». Così Mario Draghi, ha concluso il suo intervento in replica al Senato. A questo punto la presidente del Senato Casellati ha convocato la capigruppo per l’ordine dei lavori.

Draghi disponibile a restare: ma va ricostruito il patto di governo. Al momento le dimissioni sembrano non irrevocabili. “La mobilitazione di questi giorni di cittadini e associazioni è senza precedenti ed è impossibile da ignorare”, ha detto Draghi.

Accelerare rigassificatori, a Piombino entro primavera
“Dobbiamo accelerare sull’installazione dei rigassificatori a Piombino entro la prossima primavera e a Ravenna: non è possibile volere la sicurezza energetica per gli italiani e poi protestare per queste infrastrutture”. Così il premier Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato.

Spediti su Pnrr, tenere lontane le mafie
“Dobbiamo procedere spediti con le riforme che insieme agli investimenti sono li cuore” del Pnrr: “la riforma del codice degli appalti” punta a “tempi rapidi per le opere pubbliche. Dobbiamo tenere le magie lontane del

I Senatori M5S non applaudono mai Draghi

I senatori del M5s non applaudono i passaggi de discorso a Palazzo Madama di Mario Draghi a differenza del resto della maggioranza. In un’occasione a un battimani della maggioranza non si sono aggiunti i senatori della Lega. 

Non votare fiducia è gesto politico chiaro, non si può ignorare

“Non votare la fiducia a un governo di cui si fa parte ha un significato politico chiaro. Non si può ignorarlo, perché significherebbe ignorare il Parlamento, non si può ignorarlo perché vorrebbe dire consentire di ripeterlo. Non è possibile minimizzarlo perché viene mesi dopo mesi di strappi e ultimatum”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante le comunicazioni al Senato per la fiducia al governo.

I risultati sono merito vostro, orgoglioso di essere italiano

Il “merito” dei risultati del governo “è stato vostro”, per la capacità di “mettere da parte le differenze e lavorare nell’interesse del Paese”, con “pari dignità e rispetto reciproco. La vostra è stata la migliore risposta alla richiesta di serietà” che arriva da questo momento. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi, nelle sue comunicazioni sulla crisi al Senato, rivolgendosi ai partiti che sostengono l’attività del governo. Gli “italiani hanno sostenuto le misure che di volta in volta abbiamo messo in campo, sono diventati veri protagonisti politiche, penso al paziente rispetto durante le restrizioni della pandemia, della vaccinazione, dell’accoglienza spontanea ai profughi ucraini accolti con affetto e solidarietà. Penso alle comunità  locali con il Pnrr: mai come in questi momenti sono stato orgoglioso di essere italiano”.

In questi mesi, l’unità nazionale è stata la miglior garanzia della legittimità democratica di questo esecutivo e della sua efficacia. Ritengo che un Presidente del Consiglio che non si è mai presentato davanti agli elettori debba avere in Parlamento il sostegno più ampio possibile”.

Così il presidente del Consiglio Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato. «Questo presupposto – ha rimarcato Draghi – è ancora più importante in un contesto di emergenza, in cui il Governo deve prendere decisioni che incidono profondamente sulla vita degli italiani. L’amplissimo consenso di cui il Governo ha goduto in Parlamento ha permesso di avere quella tempestivita´ nelle decisioni che il Presidente della Repubblica aveva richiesto. A lungo le forze della maggioranza hanno saputo mettere da parte le divisioni e convergere con senso dello Stato e generosità verso interventi rapidi ed efficaci, per il bene di tutti i cittadini”.

Siamo usciti prima di altri Paesi da recessione e pandemia

«Siamo riusciti ad uscire dalla fase già acuta della pandemia e dare slancio alla ripresa economica: la spinta agli investimenti e la protezione dei redditi ci ha consentito di uscire più rapidamente di altri Paesi dalla recessione della pandemia». Questo uno dei passaggi delle comunicazioni del presidente del Consiglio, Mario Draghi, in Aula al Senato. 

 Draghi, a lungo maggioranza ha messo da parte divisioni

«A lungo le forze di maggioranza hanno saputo mettere da parte le divisioni per consentire interventi rapidi ed efficaci per il bene di tutti i cittadini». Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante le comunicazioni al Senato per la fiducia al governo.

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