D’Incà sta cercando di scongiurare la crisi. Ma al momento è piuttosto isolato.
Nel suo intervento il ministro per il Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà ha chiesto una tregua tra Conte e Draghi, per non mettere in difficoltà l’esecuzione delle riforme collegate al Pnrr e i progetti collegati, questo per il bene del Paese. Ha fatto inoltre riferimento alle difficoltà che ci sarebbero nel campo progressista in caso di voto anticipato.
Bisogna dare continuità all’azione del governo, innescare una crisi adesso metterebbe a rischio il Pnrr: visto che la legislatura si concluderà tra pochi mesi, meglio rimanere per completare i provvedimenti previsti dal Piano di ripresa e resilienza.
Questo il senso delle parole pronunciate in assemblea M5S dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, il quale è tornato a ribadire la necessità di sostenere il governo di Mario Draghi. Per il pentastellato, inoltre, andare al voto con questa legge elettorale sarebbe un disastro. D’Incà ha inoltre fatto appello all’unità, invocando una «tregua» interna al Movimento per superare questa burrascosa fase politica.
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